Alcamo-Nuove norme per i bilanci comunali: cambia tutto

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La scadenza prevista per i Comuni per l’approvazione del bilancio di previsione 2016 è il prossimo 31 marzo. Ma come spesso succede di rinvio in rinvio trascorrono diversi mesi prima che i Comuni si dotino di tale strumento finanziario. Ma da quest’anno si applicano le norme sull’armonizzazione contabile per rendere omogenei i bilanci di Stato, Regioni e Comuni. Il Settore finanze del Comune di Alcamo, diretto da Sebastiano Luppino, è già al lavoro per non farsi trovare impreparati di fronte a questa rivoluzionaria novità. I bilanci saranno legati, come impone la legge, ai flussi di cassa quindi quei Comuni che hanno la capacità di riscossione: canoni e tasse varie, potranno amministrare meglio. I Comuni del sud d’Italia, secondo gli ultimi dati, hanno una capacità media di riscossione di circa il 60 per cento. Ad Alcamo si arriva attorno all’80 per cento con un introito complessivo di circa 25 milioni di euro, per il rimanente 20 per cento si tratta di recuperare le evasioni fiscali. Su questo fronte il Comune non brilla perché pagare tutti significherebbe pagare meno. Il bilancio quindi si potrà fare sui dati di cassa consolidati. Non ci saranno più fondi accantonati e se non si agisce con oculatezza difficilmente si potranno fronteggiare emergenze di vario genere, mentre sono destinati a venire meno anche numerosi servizi per i cittadini, già oggi quasi inesistenti. Come i contributi agli indigenti e alle associazioni siano esse culturali che sportive. Il Comune di Alcamo, secondo lo studio condotto fino ad oggi, con l’armonizzazione contabile potrà disporre tolti i fondi per la spesa del personale e per qualche altro intervento di poco più di 8 milioni l’anno. Troppo poco per dare risposte ai cittadini, purtroppo già abituati, soprattutto negli ultimi tre anni, a vedere una città: quella di Alcamo in stato di abbandono a causa di una classe politica che dovrebbe mettersi da parte ed evitare ancora colpi di teatro come l’ultima trovata, scusate il gioco di parole, di Salvatore Trovato per l’aumento delle tasse, avvenuto in sede di approvazione del bilancio alcuni mesi fa. Questa iniziativa tardiva ha tutto il sapore di uno spot in vista delle prossime elezioni comunali. Se quel gruppo di consiglieri che hanno approvato il bilancio, con qualche lieve ritocco sulle imposte, oggi il Comune di Alcamo avrebbe dichiarato fallimento con tutti i servizi alla paralisi. L’approvazione del bilancio 2015, tra l’altro, ha consentito di potere avviare l’appalto, 2 milioni e mezzo di euro, per riportare ad Alcamo l’acqua di Cannizzaro e risparmiare ingenti somme da versare nelle casse di Siciliacque, dalla quale oggi il Comune acquista il prezioso liquido.