Alcamo, nuova convocazione alla Banca don Rizzo

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Fissata per i prossimi 6 e 8 novembre, rispettivamente in prima e seconda convocazione, l’assemblea ordinaria dei soci della Banca don Rizzo per eleggere tutta la dirigenza. Salta dunque quella in programma domenica prossima dopo rilievi di natura tecnici-procedurali e pare anche per il mancato gradimento da parte della Banca d’Italia di persone in lista in corsa per andare ad occupare una carica e un importante posto di potere. Resta invariato l’ordine del giorno. Otto punti tra i quali: elezione del presidente del consiglio di amministrazione per i prossimi tre anni, stessa cosa per l’elezione dei quattro componenti il consiglio di amministrazione, elezione del presidente del collegio sindacale designato dal Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo. Per l’assemblea programmata per domenica 4 ottobre erano già state depositate una serie di candidature, 22, per il consiglio di amministrazione. Undici per il collegio sindacale e sei per presidente. Nella varie richieste di candidatura figuravano numerosi professionisti alcamesi che hanno presentato il curriculum. Tre gli alcamesi pretendenti aspiranti  alla presidenza. Probabilmente se ne dovranno presentare delle nuove che debbono avere il gradimento della Banca d’Italia, chiamata a dare il via libera alle elezioni. La convocazione per eleggere anzitempo tutta la nuova governance è la conseguenza di controlli della Banca d’Italia relativi agli ultimi cinque anni e sino allo scorso marzo, periodo in cui si sarebbe maturato un deficit di quasi cinque milioni, comunque coperto.  L’attuale amministrazione, eletta nel maggio 2014, concluderà con anticipo il suo mandato. Se anche l’8 novembre tutto dovrebbe essere ancora rinviato non si esclude che arrivi un commissario in attesa che venga approvata la legge che dà un nuovo assetto alla Banche di credito cooperativo di tutta Italia con accorpamenti e nuovi piani industriali per il rilancio di questi istituti che negli anni sono stati al servizio del territorio e che oggi si debbono adeguare ai nuovi mercati finanziari.