Alcamo-Migranti in via Foscolo, protestano residenti e negozianti

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Questa volta a protestare non sono gli ospiti della struttura dei minori richiedenti asilo della via Ugo Foscolo di Alcamo. Ma a scendere in campo sono abitanti e operatori commerciali della zona. Hanno sottoscritto una denuncia, con un centinaio di firme, inviata al Dipartimento della protezione civile di Palermo e alle massime autorità locali e provinciali “manifestando lo stato di disagio e la preoccupazione per la sicurezza e la salute. “Sicurezza – scrivono – che non solo non viene garantita, ma addirittura negata”. Ci tengono a sottolineare che “non c’è alcun atteggiamento razzista ma con l’apertura del Centro polifunzionale di primissima accoglienza (Progetto solidale), nella via Ugo Foscolo, Alcamo vive in uno stato di continua tensione”. “Aldilà della sua fruizione per altro molto nobile – è scritto nella denuncia – non si può creare una tale struttura nel cuore della città. Proprio in quella zona si trova il fulcro di attività commerciali, ospedale e diversi istituti scolastici”. La stessa via Ugo Foscolo è una delle principali arterie della città. Poi elencano una serie di rivolte con tavoli e sedie, scaraventati in mezzo alla strada (nella foto una delle azioni di protesta più recenti). “I bivacchi sui marciapiedi, diventati intransitabili e atteggiamenti minacciosi da parte degli extracomunitari. Poi – aggiungono – volete che la città di Alcamo si ribelli e, forse, con modi violenti e atti inconsulti pongano fine a questo stato di cose diventato preoccupante?”. La denuncia si conclude con l’invito “a trovare soluzioni per la sicurezza dei residenti e commercianti”. I motivi delle proteste degli extracomunitari sono noti: la lentezza nel concedere le richieste d’asilo, mentre attorno ai profughi è esploso, come dimostrano varie inchieste, il business dei migranti che porta milioni di euro nelle casse di varie cooperative ed enti. E come emerge dall’inchiesta “Mafia Capitale” si sono scatenati gli appetite di mafie e organizzazioni criminali. Ad Alcamo da tempo gli extracomunitari sono ospitati in un albergo cittadino, alla Pia Opera Pastore, in una villa confiscata e di recente anche in un ex asilo della via Madonna del Riposo.