Alcamo: Marina Militello lascia il PD

0
651

Con una lettera aperta, indirizzata a Massimo Ferrara,  coordinatore pro tempore del circolo del Pd Alcamese, e a tutti i componenti della reggenza, Marina Militello fa sapere di abbandonare e rinunciare al tesseramento del PD. Il motivo di tale scelta è essenzialmente dato dalla mancanza di trasparenza all’interno del partito alcamese sull’avvenuto tesseramento 2014 al partito, avvenuto, come riporta la Militello, senza tenere conto di una parte dei componenti del partito stesso. Infatti la ex iscritta Pd (come si firma nella lettera) ha saputo solo dal segretario provinciale Marco Campagna che ad Alcamo si è tenuto il tesseramento 2014 al PD. “Sapevamo perfettamente che sarebbe stata un’operazione “in ritardo”, commenta la Militello, attendevamo solo di essere informati circa la data ed il luogo ove si sarebbero svolte le operazioni di tesseramento. Nuovo e di rinnovo. Per un motivo che non ho più neanche voglia di conoscere, continua l’ex Piddina, il tesseramento si è svolto, senza averne dato preventiva diffusione aperta e trasparente”. Nella stessa lettera continua  dicendo di non sapere neanche a posteriori chi siano i nuovi tesserati al partito in quanto ha più volte chiesto l’elenco  e mai pervenutogli. “Ciò che io so adesso, continua la Militello,  è che del direttivo eletto democraticamente nel 2013, non vi è più traccia. E, aggiungo per dovere di informazione, che io non sono più un tesserato del PD. Pertanto ritengo decaduta ogni mia carica, locale e provinciale all’interno del partito stesso. Il tutto in spregio al buon proposito tanto declamato dalla reggenza. Credo che nella frenesia, conclude l’ex iscritta al partito democratico, di non voler giungere in tempi brevi ad un congresso, il Partito Democratico di Alcamo abbia perso la bussola dei criteri che governano il rapporto tra gli iscritti ed i valori che dovrebbero ispirare il corretto e leale vivere nella società civile. Manifesto pubblicamente il mio dissenso. Sulla forma e sulla sostanza dell’accaduto. Con il quale si è giunti ad escludere pezzi di partito. Voglio concludere augurando alla mia città, che possa essere ripristinata un’esperienza di centro sinistra vera ed autentica. Nessun ibrido. Nessuna fotocopia sbiadita. E auspico una riflessione che porti reggenza e tutta la dirigenza (ed a tutti i livelli) a valutare un’uscita di scena lasciando spazio ad esperienze migliori.