Alcamo, marcia per salvare il pianeta: si mobilitano gli studenti

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Si chiama Greta Thunberg. E’ una studentessa svedese di 16 che ha scosso le coscienze su un tema di drammatica attualità: quella dei cambiamenti climatici e sulla necessità immediata di un cambio di tendenza se si vuole salvare il pianeta. Surriscaldamento. Siccità. Inquinamento dimostrano che la terra è malata. Lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ieri ha sottolineato che “Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale”. Quale futuro per i giovani? Alle giovani generazioni stiamo lasciando macerie e un futuro incerto che mette in pericolo la stessa sopravvivenza dell’umanità. Ghiacciai che si sciolgono provocando la sparizione di animali: presto l’orso polare lo vedremo solo sui filmati. Un oceano di plastica invade il mare in varie parti del mondo. Sciagure sempre più frequenti causate da situazione metereologiche estreme che provocano migliaia di morti. Nell’atmosfera sono disperse 400 parti per milione di anidride carbonica. Negli ultimi 800 mila anni – dicono gli scienziati – il pianeta non aveva mai superato le 300. E in Italia? Aumentano le bombe d’acqua. L’Italia sembra sottosopra perché il livello del fiume Po è sceso di circa tre metri a causa della mancanza di piogge. Inverno piovoso al sud, ma secondo le previsione la primavera 2019 fa intravvedere un’altra stagione senz’acqua. Oggi dopo gli agricoltori e scienziati la consapevolezza tra gli studenti è diventata molto forte e Greta Thunberg è diventata un simbolo. E sono gli studenti che si sono mobilitati in 150 nazioni per partecipare venerdì alla marcia dei ragazzi per salvare il mondo. Alla manifestazione hanno aderito anche milioni di adulti. C’è la consapevolezza che non si può perdere più tempo se si vuole salvare il pianeta ed evitare la scomparsa del genere umano. La Terra è malata. Il problema è sotto gli occhi di tutti eppure, individui che hanno interessi economici e finanziari altissimi, fanno parte del club dei negazionisti. Il nemico numero uno al mondo del “climate change” è Donald Trump, presidente degli Stati Uniti. È chiaro che a questo individuo, ospite alla Casa Bianca, anche del futuro dei propri figli e nipoti importa poco. Figurarsi di tutti gli altri. Trump ha anche la sfacciataggine di irridere coloro i quali lottano per salvare il pianeta, gravemente malato che ha bisogno di cure immediate e intensive se si vuole salvare l’umanità. E non deve sembrare un’ esagerazione. I negazionisti, come Trump, vanno messi al bando e isolati. Speriamo che Tramp lasci al più presto la Casa Bianca, così come vengano messi al bando e isolati i negazionisti dei cambiamenti climatici. Giovani di 150 paesi del mondo parteciperanno alla macia di venerdì. Ad Alcamo si mobilitano gli studenti e quelli dello Scientifico si impegneranno a raccogliere plastica e altro materiale in contrada Magazzinazzi. E la speranza oggi di salvare il mondo è affidata principalmente ai giovani che meglio degli adulti, sentono il problema dei cambiamenti climatici che mette a rischio il loro futuro.