Alcamo: luce e telefono, spese pazze al Comune

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Un milione di euro tra bollette dell’energia elettrica e telefoni. Mica uno scherzo. Una spesa da capogiro che ogni anno viene sborsata dal Comune di Alcamo che per mantenere le luci accese negli uffici centrali e periferici e per pagare i costi delle telefonate deve letteralmente svenarsi. Una vera beffa, questi, in tempi di spending review. Una beffa soprattutto per i cittadini a cui viene chiesto ogni giorno di più di stringere la cinghia e nel contempo fruiscono anche di minor servizi e di un aumento delle imposte. Onestamente la spesa di un milione di euro per luce elettrica e telefoni appare davvero spropositata per un ente locale che opera in un territorio con 45 mila abitanti. La gran parte di questa cifra si spende dal bilancio per pagare le bollette di energia elettrica. Si parla infatti di una spesa media annua di circa 800 mila euro, centesimo più centesimo meno. L’ultima fatturazione è addirittura da allarme rosso: base all’ultimo pagamento effettuato dal Settore Servizi economico-finanziario il Comune ha liquidato ben 126 mila euro alla società fornitrice dell’energia elettrica per il solo mese di giugno. Oltretutto proprio recentemente il Comune ha rimesso mano ai contratti di fornitura dell’energia elettrica, come si evince sempre dalla determina. In pratica, in base ai consigli dati dalla Consip, la società di consulenza per le pubbliche amministrazioni, si è stipulato un nuovo contratto di fornitura con una ditta di Roma che fa parte del cosiddetto mercato libero e che quindi dovrebbe garantire cifre concorrenziali. E se queste sono le cifre più basse non osiamo immagine quanto l’ente pubblico abbai potuto pagare in passato. Altra nota dolente riguarda i costi dei telefoni e qui arriva un’altra batosta: sempre in base all’ultima liquidazione fatta dal Settore, relativa all’ultimo bimestre, viene fuori che il Comune ha sborsato 11 mila e 200 euro. Anche qui fare un conto approssimativo del costo annuale è semplice, moltiplicando questa bolletta per il resto dei mesi dell’anno. Viene fuori che si spendono altri 67 mila euro. Al riguardo in qualche modo la questione è stata sollevata proprio in questi giorni in consiglio comunale in cui si è affrontato il problema dei costi difformi tra le scuole di competenza del Comune, quindi materne, elementari e medie, ed è emerso che vi sono casi di spese eccessive per telefoni ed energia elettrica. Recentemente la giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre ha preso di petto al questione ed ha approvato una delibera in cui si prevede la realizzazione di un progetto esecutivo dei lavori di “manutenzione dell’illuminazione pubblica del centro urbano”. Con una spesa di 150 mila euro si contempla la sostituzione di lampade a led di nuova generazione, che consentiranno un notevole risparmio energetico ed un ridotto inquinamento luminoso.

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