Alcamo, isole ecologiche: l’Aimeri non risponde, provvederà il Comune

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Il Comune di Alcamo, di fronte all’inerzia dell’Aimeri ha deciso di agire in via sostitutiva per rendere operative le isole ecologiche, presto fuori uso dopo la loro inaugurazione e additate dai cittadini come il classico esempio di spreco di denaro pubblico. Risale al 31 dicembre scorso la diffida del sindaco di Alcamo nei confronti dell’Aimeri Ambiente: in cui si contestava il mancato funzionamento delle isole ecologiche sul territorio, intimando alla società di provvedere entro 15 giorni al loro ripristino.

Il funzionamento delle isole ecologiche rientra tra i servizi che la società gestisce in appalto e, nonostante la copiosa corrispondenza intercorsa al riguardo fra l’ATO TP1 in liquidazione e la società, le strutture erano rimaste inattive. Il primo cittadino aveva sottolineato che allo scadere del termine il personale tecnico dipendente dal Comune avrebbe effettuato un sopralluogo per verificare il corretto funzionamento delle isole con l’avvertimento che se questo avesse dato esito negativo, l’amministrazione avrebbe agito in via sostitutiva, con l’addebito del costo, secondo le modalità previste in contratto, alla società, nonché il risarcimento dei danni subiti dalla P.A. a causa del mancato funzionamento delle isole, oltre alle penali per inadempimenti previste dal contratto.

Ebbene, dopo la lettera di diffida, sulla questione era calato il silenzio, ma evidentemente la società non ha intrapreso alcunché. È stato il Movimento 5 Stelle di Alcamo a ritornare sulla spinosa vicenda chiedendo al sindaco che esiti avesse avuto quella famosa diffida: ora il Comune fa sapere che, dopo avere sollecitato gli adempimenti il 30 gennaio, in relazione alla mancata risposta della ditta, ha deciso di agire in via sostitutiva. Proprio ieri pomeriggio Bonventre– fa sapere l’ente – ha predisposto un intervento tempestivo per allestire gli atti amministrativi necessari per avviare una procedura selettiva che porterà all’individuazione della ditta che dovrà provvedere alla manutenzione e riparazione delle isole ecologiche.

Forse stavolta si sta davvero avviando a soluzione una questione che si trascina da anni e che porterebbe indiscutibili vantaggi alle tasche degli alcamesi: il vice sindaco Giacomo Paglino, durante un consiglio comunale del dicembre scorso, aveva infatti preso l’impegno che una volta ripristinato il funzionamento delle isole ecologiche sarebbe ritornato in funzione anche il sistema del conferimento all’interno di esse dei rifiuti differenziati tramite l’uso delle apposite schede elettroniche: cosa che si tradurrebbe, per i cittadini virtuosi, in un risparmio sulle bollette della TARES.

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