Nessun atto illegittimo e nessun dietrofront. L’isola pedonale ad Alcamo resta in ballo e viene confermata in toto: a distanza di due giorni dall’infuocato consiglio comunale nel corso del quale è emerso la presunta illegittimità dell’istituzione dell’isola pedonale il commissario del Comune Giovanni Arnone (nella foto) non ha intenzione di fare alcun passo indietro. Ad una iniziale apertura che era stata esternata durante i lavori dell’assise oggi invece sembra avere maturato l’idea di proseguire su questa strada, cioè quella di mantenere la chiusura al traffico veicolare del tratto di corso VI Aprile, da piazza Bagolino a piazza Ciullo, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Lo stesso Arnone conferma che si sono fatte anche delle verifiche dopo il consiglio rispetto agli atti posti in essere e conferma la bontà del provvedimento, sostenendo che non vi è alcuna illegittimità. Verrebbe quindi smontata, se così fosse, la tesi esternata dal consigliere comunale Alessandro Calvaruso il quale aveva evidenziato che il piano urbano del traffico del Comune non contemplerebbe alcuna isola pedonale e quindi la chiusura non poteva essere effettuata se non attraverso una modifica allo strumento che passai da una deliberazione del consiglio comunale. Adesso però il rischio è un altro, come successo in altri Comuni d’Italia, e cioè che si possa innescare un contenzioso tra chi non vuole l’isola pedonale e il municipio alcamese che sfoci in un probabile ricorso al Tar. Ipotesi che secondo il commissario del Comune è più che plausibile.
Effettivamente già diversi esercenti e residenti, contrari ad un’isola perdonale permanente, hanno già fatto intendere che se non si rivedrà il provvedimento di chiusura l’idea è quella proprio di fare ricorso al tribunale amministrativo regionale. Intanto è già in atto un braccio di ferro tra chi è favore e chi contro a suon di manifesti che sono stati esposti da qualche giorno dagli esercizi commerciali di corso VI Aprile.