Alcamo-Isola pedonale, polemico botta e risposta

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Il dibattito non si placa. Sull’isola pedonale, istituita dallo scorso primo aprile ad Alcamo, è tutto un susseguirsi di dichiarazioni. Di prese di posizioni. Di discussioni sulla legittimità o meno della delibera adottata dal commissario comunale Giovanni Arnone. Di evidenti spaccature tra gli stessi commercianti della zona dove ai manifesti listati a lutto e poste su alcune vetrine sono seguiti quelli, con i colori della primavera,  dei negozianti che sono favorevoli, Così come favorevoli sono la maggior parte degli alcamesi e lo dimostra il fatto che nel tardo pomeriggio il corso stretto si anima di persone che finalmente hanno riscoperto il gusto di passeggiare nel salotto buono della città. Guardano e osservano le vetrine dei negozi. Cosa che fino allo scorso 31 marzo non si poteva fare a causa del transito continuo delle moto e auto, che ammorbavano l’aria con i gas di scarico. Era anche impossibile posteggiare sul lato sinistro perché il 50  per cento era occupato dalle auto di chi lavora in zona. L’isola pedonale è stata apprezzata. Ora nell’isola fioriscono anche iniziative di vario genere come l’insegnamento all’aperto della musica, voluta dal preside del magistrale. E’ sufficiente fare un giro sul web per rendersene conto. Intanto in risposta al consigliere comunale Alessandro Calvaruso, secondo il quale la delibera è illegittima, interviene il Comitato basta smog, che contesta queste affermazioni e che è più che mai deciso a portare avanti la battaglia per il mantenimento dell’isola pedonale. Sostiene il Comitato basta smog: “Nessun dubbio sulla legittimità degli atti emanati dalla amministrazione. La normativa è chiara e tutti i recenti pronunciamenti confermano la regolarità delle procedure, adottate dal commissario comunale”. Il Comitato basta smog poi cita tutta una serie di sentenze, ordinanze e così via che confermerebbero la legittimità degli atti del commissario. Va aggiunto che i due Piani del traffico consegnati al Comune nel 1990 e 2006 fra le previsioni c’è anche quella dell’isola pedonale non stop. Anche Calvaruso ha citato leggi e sentenze in un’Italia che più che patria del diritto è il regno della confusione. Ora il problema è all’esame dei funzionari comunali che dovranno cercare dare precise risposte. Un fatto è certo il Comitato basta smog è deciso ad evitare che si faccia marcia indietro. E poi va sottolineato che i bilanci sull’utilità o meno si fanno dopo 2-3 mesi. La cronaca in Italia è piena di contestazioni alle ordinanze di chiusura dei centri storici, ma quando i sindaci volevano ritirare i provvedimenti sono stati gli stessi operatori, che contestavano, a chiederne il mantenimento a tempo indeterminato. Senza andare lontano in tutte le città della provincia di Trapani esistono zone precluse al traffico. Il centro storico di Alcamo è una grande risorsa e il Comitato basta smog, così come chi contesta la chiusura, dovrebbero anche lavorare per evitare i guasti, i disturbi alla quiete pubblico, i danni al decoro della città, provocati dalla movida selvaggia dove scorrono cascate di alcolici e spaccio di vario genere. Sé si vuole rendere vivibile il centro storico bisogna lavorare anche su quest’aspetto e non ridurre il problema ad un confronto solo sull’isola pedonale, che potrebbe essere il primo passo fondamentale per migliorare la qualità della vita in città con, di riflesso, benefici per gli operatori del centro alcamese.