Alcamo-Incontri al Comune: giro di vite sulla movida, l’isola pedonale rimane

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Due riunioni ieri con cittadini e negozianti per altrettanti temi caldi e di grande attualità ad Alcamo. La movida sempre più selvaggia. L’istituzione dell’isola pedonale nel “corso stretto”. Per la movida il sindaco Domenico Surdi ha assicurato la delegazione dei residenti nel martoriato centro storico, di maggiori controlli coordinati con tutte le forze dell’ordine, pulizia e il divieto assoluto di musica all’aperto tranne nelle serate del sabato e della domenica dalle 22 alle 0,30. La musica sparata all’aperto è la principale causa del disagio di centinaia di alcamesi, molti dei quali sono stati costretti a rivolgersi anche ai medici perché non possono dormire a causa di band che suonano all’aperto proprio sotto i balconi di abitazioni. Gli alcamesi che non abitano nel centro storico non hanno la minima  idea di quello che succede dal giovedì alla domenica. Surdi ha promesso un giro di vite. Ma sarebbe solo sufficiente fare rispettare leggi e regolamenti. Sanzionare coloro i quali violano le leggi, ma ad Alcamo, o per totale carenza di controlli e per le maniche larghe nel Comune nel concedere autorizzazioni, sembra di vivere nel Far West. Eppure esiste un regolamento di grande civiltà e di grande attualità approvato dal consiglio comunale di Alcamo nel 2009. L’oggetto del regolamento riguarda “la collocazione di strutture precarie ed amovibili su area pubblica”, che al Comune dovrebbero conoscere. L’articolo 4 al comma 2 così recita: “L’installazione e l’utilizzo di congegni ed apparecchiature per la diffusione sonora-video, all’esterno dei locali dell’esercizio principale non è consentita”. Perché non viene rispettato il regolamento? E poi il decreto legge n.59 del 26 marzo 2010 alla voce somministrazione di alimenti e bevande nell’articolo 64, che detta divieti e limitazioni per l’apertura di locali nei centri storici è scritto, fra l’altro: “che non si possono ledere i diritti dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità”. E l’articolo 659 del codice penale punisce il disturbo alla quiete pubblica. Di recente la Cassazione ha confermato la contravvenzione ad un locale nel nord d’Italia per avere leso l’interesse di una sola persona. Leggi, regolamenti, testi di pubblica sicurezza, sentenze esistono. Bisogna solo applicarle per bloccare la deriva della movida selvaggia caratterizzata ad Alcamo dal consumano di alcolici, droga e musica all’aperto a tutto volume. Su questo degrado anche la condanna dei sacerdoti della chiesa del Collegio e un’indagine in corso della Procura. Nella stessa mattinata il vice sindaco Roberto Scurto ha incontrato i negozianti contrari all’isola pedonale. Ha manifestato la volontà di mantenerla mentre sono allo studio al Comune iniziative per agevolazioni fiscali e arredi e si è dichiarato disponibile a cambiare l’orario per favorire meglio lo scarico di merci. Insomma l’isola pedonale non si tocca come da programma del Movimento 5 stelle mentre sembra stemperarsi la polemica innescata dal movimento Basta smog su una presunta scarsa chiarezza sul da farsi per quanto riguarda il mantenimento dell’isola pedonale. A Basta smog ieri ha risposto l’europarlamentare Ignazio Corrao che ha scritto fra l’altro che: “Domenico Surdi ha tutta l’intenzione di far rispettare l’isola pedonale”.