Alcamo, in fiamme auto di un pregiudicato nel centro storico

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A fuoco l’ennesima autovettura nella notte ad Alcamo ed è il terzo episodio che si verifica in appena un mese. Le fiamme hanno quasi del tutto distrutto la Fiat Bravo di un pregiudicato alcamese di 35 anni. Soltanto l’intervento dei vigili del fuoco del locale distaccamento, a cui è stato lanciato l’allarme intorno alle 4 di questa mattina, ha evitato che il mezzo fosse del tutto danneggiato, anche nella residua parte anteriore non intaccata dal rogo. Ad indagare i carabinieri della locale Compagnia intervenuti sul posto. Non si ha alcuna certezza sulle cause del rogo ma le indagini in queste prime ore sembrano incanalarsi verso l’ipotesi del dolo. Sul posto non è stato rinvenuto alcun elemento che possa confermare il raid doloso ma le modalità dell’incendio lasciano pochi dubbi sotto questo aspetto, anche per la violenza con la quale si sono sprigionate le fiamme. La Fiat Bravo era posteggiata sotto l’abitazione dell’uomo, in via Cordova, parallela del centrale corso 6 Aprile, quasi in prossimità dell’incrocio con la via Galati. Le fiamme sono partite dalla parte anteriore del mezzo e in pochi minuti hanno danneggiato completamente il vano motore, gli pneumatici anteriori e anche i vetri delle auto che a causa del calore sono andati in parte in frantumi. Il fuoco ha anche danneggiato in parte il prospetto dell’abitazione dove era posteggiato la macchina, facendo distaccare parte dell’intonaco. La vittima dell’incendio, che risulta essere disoccupato, è stato interrogato in caserma ma, qualora fosse confermata l’ipotesi del dolo, non ha saputo fornire indicazioni utili agli inquirenti. E’ stata aperta un’indagine in merito: in queste ore, anche per l’assenza di riferimenti precisi sull’accaduto, le piste seguite si aprono a 360 gradi. Non si esclude infatti nulla al momento: dal possibile regolamento di conti nell’ambito della piccola criminalità organizzata a possibili screzi maturati nella via privata. Ecco perché i carabinieri non si sbilanciano rispetto all’accaduto. Da considerare che siamo in presenza di una nuova impennata di incendi ad Alcamo: soltanto nell’ultimo mese sono state avvolte dalle fiamme tre mezzi. L’altro ieri il penultimo episodio che ha visto come protagonista, suo malgrado, un ambulante tunisino di 40 anni a cui è stato incendiato il furgone nello spiazzo di Piano Santa Maria. Alla fine dello scorso mese di ottobre, invece, fu incendiata l’auto di servizio di un dirigente dell’Aimeri ambiente, la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Per questi ultimi due casi è stata accertata la matrice dolosa.