Alcamo, il ministero finanzia l’autobus elettrico per le scuole

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Presto Alcamo avrà il suo agognato autobus elettrico. Il ministero dell’Ambiente ha infatti ammesso a finanziamento un progetto che ha visto Alcamo insieme ai Comuni di Marsala, Calatafimi e Petrosino. Un piano complessivo da un milione e 600 mila euro che per quanto concerne Alcamo prevede per l’appunto l’acquisto di un autobus ecologico che sarà al servizio delle famiglie e delle scuole e servirà a trasportare gli alunni delle scuole dell’obbligo. Oltre all’autobus elettrico Alcamo usufruirà anche di 10 cartelli di segnalazione, denominati paline, che informeranno sulle fermate e sul servizio e i relativi orari. Inoltre sarà realizzato un punto di ricarica, dove per l’appunto l’autobus dovrà essere posteggiato per potersi rifornire di energia, e uno specifico percorso su strada dove vigerà il limite di circolazione a 30 chilometri orari, zone in cui seguirà il suo percorso il mezzo ecologico. Il finanziamento riguarda un progetto che non a caso ha come tema la programmazione sperimentale della “mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”. “Con questo progetto – afferma l’assessore alla Mobilità del Comune di Alcamo Fabio Butera – inizia un percorso di cui la nostra città necessita profondamente, di dotare Alcamo di un servizio di Trasporto Pubblico Urbano. Il programma ministeriale, in particolare, intende incidere sul modo di muoversi in città, incentivando scelte di mobilità alternative per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro”. In realtà Alcamo sarebbe dotata sulla carta di un autobus elettrico ma praticamente non è mai stato utilizzato fra mille polemiche. Nel 2013, con l’allora sindaco Sebastiano Bonventre, sembrava essere arrivata l’ora: vennero spesi altri soldi per acquistare alcuni pezzi necessari per la rimessa in funzione del mezzo ma in quel caso si mise di traverso la burocrazia: l’autobus non si è potuto mettere in strada perché il Comune non era titolare di linea pubblica, quindi non poteva circolare. Questo autobus ecologico, acquistato  in parte con un finanziamento dell’Unione Europea ed in parte usando fondi comunali, è rimasto sino ad oggi inutilizzato e in stato di abbandono in uno spazio all’interno dell’ex mattatoio comunale.