Appartengono ad una categoria di donne che vogliono continuare a rispettare e tenere vive le tradizioni. In questo periodo natalizio hanno voluto coniugare tradizione e solidarietà. Si tratta di donne e non solo casalinghe, ma anche insegnati, commercianti con un’età media di 45-50 anni che, oltre alla cura della famiglia e delle proprie attività, trascorre buona parte del tempo libero chine con uncinetto in mano per la lavorazione dei filati guidando con maestria quel bastoncino di pochi centimetri che serve per prendere e guidare il filo. Maneggiano con sapienza il tombolo per realizzare pizzi e merletti. In questo contesto al femminile l’unica eccezione maschile è Angelo Saputo, di professione falegname, anche questa ad Alcamo razza in via di estinzione, che ha presentato taglieri e altro realizzati con martello, mazzuola e pialla. Tanti i lavori che hanno fanno parte della mostra ”La fiera della creatività” conclusasi ieri sera ad Alcamo presso la parrocchia Cappuccini-Sant’Anna dove ruota una numerosa collettività di cattolici che durante tutto l’anno vara iniziative di solidarietà e per un mese a luglio si celebra la festività di Sant’Anna. Una comunità vivace e solidale che ha nel parroco don Salvatore Grignano il punto di riferimento con il quale mettere a punto e poi realizzare manifestazioni per aggregare sempre più i parrocchiani e lavorare nelle direzione di aiutare le persone bisognose. “Il nostro scopo – dice Rosalba Pipitone, una delle titolari dell’Enny Bar” è stato quello di coniugare solidarietà e tradizioni. Ad Alcamo uncinetto e tombolo vengono ancora utilizzati, ma sono sempre meno le donne che si dedicano alla creazione di pizzi, merletti e altro spesso utilizzati dalle giovani in età di matrimonio per arricchire il proprio corredo. Ci sono anche donne che ne hanno fatto una vera e propria attività lavorativa. Con questa mostra vogliamo donare fondi alla Caritas, tramandare le tradizioni e soprattutto invitare i giovani ad un momento di riflessione. Ovvero mettere da parte durante diverse ore del giorno tablet e computer e impegnarsi ad imparare l’arte dell’uncinetto e altro, che potrà rappresentare uno sbocco lavorativo e liberarsi dall’assuefazione da web”. I ricami di Anna Melia. I lavori all’uncinetto, in particolare sciarpe e vestiario per bambini, di Rosala Pipitone, che nonostante i turni massacranti nel suo bar, riesce ad inventare varie composizioni. I taglieri di Angelo Saputo. I decoupage di Daniela Gerardi, le decorazioni natalizie di Marianna Campo. Le stelle natalizie di Maria Maniscalchi, e poi presepi all’interno di palle di vetro o grotte costruite con pezzi di pane. Gli angioletti di Anna Viscò e i bicchieri colorati di Angela Silaco caratterizzano “La fiera della creatività”. Ad Alcamo l’arte del ricamo ha antichissime tradizioni. Fino ad una ventina di anni fa, era facile scorgere durante l’estate donne sedute davanti la porta delle proprie abitazioni intente a ricamare lenzuola, tovaglie, cuscini, vestitini per neonati e bambini e bambine mentre parlavamo con i vicini, seduti accanto a loro che facevano lo stesso lavoro quasi una sfida a chi riusciva la migliore composizione. Un lavoro fatto di pazienza e applicazione. Un lavoro molto difficile che oggi viene espletato da donne che hanno saputo creare impresa anche se è sempre più difficile trovare la mano d’opera giovanile. E la mostra al Cappucciuni-Sant’Anna ha voluto oltre che lanciare un messaggio, sensibilizzare le giovani a dedicare parte del loro tempo ad un lavoro tramandato da bisnonne, nonne e mamme. E nell’ambito delle attività di questa parrocchia è in corso di svolgimento e lo si potrà visitare sino al sei gennaio “Presepi in famiglia”, manifestazione organizzata dalla catechesi della parrocchia Sant’Anna. “Presepi in famiglia” si trova nel cortile Alesi della via Fratelli Sant’Anna. Ogni mese la parrocchia Sant’Anna dona generi di prima necessità ad un centinaio di bisognosi. Generi alimentari e di prima necessità portati dai fedeli. E lo scorso 17 novembre presso il salone della chiesa si è tenuta “La cena dei poveri” con 150 invitati, sia nuclei familiari che single di fede cristiana e musulmana. Attorno al tavolo imbandito romeni, tunisini, dell’ex Jugoslavia ed anche alcamesi in particolare stato di necessità delle parrocchie San Francesco di Paola e Sant’Anna, dirette da don Salvatore Grignano. La cena dei poveri in Italia è stata voluta da Papa Francesco.