Alcamo: ex cave travertino, ripartono i lavori

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ALCAMO – Ripartono i contestati lavori all’ex cave di travertino dove sorgeranno un anfiteatro nella zona di Orto di Ballo. Dopo lo stop al cantiere, nel settembre scorso a seguito di un sopralluogo dei tecnici del Dipartimento Regionale dell’Ambiente e di alcuni ambientalisti che contestavano il progetto, ieri sono ripresi i lavori a seguito dell’autorizzazione arrivata dalla stessa Regione. I lavori nello specifico furono sospesi con l’obiettivo di valutare il perimetro del geosito e della rispettiva fascia di rispetto, ipotizzando la predisposizione di una perizia di variante e suppletiva al progetto originario, finalizzata a minimizzare l’impatto visivo della struttura dell’appalto e prevedendo prudenzialmente una distanza di 6 metri dalle pareti della cava delle costruzioni da realizzare. Nel gennaio scorso il progetto architettonico di variante, redatto con le prescrizioni che erano state dettate dal sopralluogo, è stato trasmesso all’assessorato regionale Territorio e Ambiente e ieri sono quindi ripresi i lavori con la ripulitura del sito. “La rivisitazione del progetto con l’approvazione della perizia di variante da parte dell’amministrazione comunale – afferma l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Salvatore Cusumano – rappresenta l’attenzione particolare rivolta al geosito, nonché alla memoria del lavoro degli artigiani del marmo. Infatti la gradinata sarà adagiata alla scarpata naturale preesistente sul lato sud proprio per rendere l’impatto visivo il meno invasivo possibile. Inoltre, i responsabili tecnici esterni incaricati dei lavori seguiranno scrupolosamente l’andamento dei lavori progettuali”. L’importo complessivo dell’opera è di quasi 5 milioni di euro mentre l’importo dei lavori della perizia è di 3 mila euro. Già il progetto attorno al geosito venne ridimensionato dal Comune raccogliendo in parte il grido d’allarme degli ambientalisti che parlavano di cementificazione selvaggia. Ma, come si suol dire, non è tutto oro quel che luccica. Infatti rimangono i dubbi ancora su alcuni aspetti del progetto: le perplessità permangono sulla opportunità di andare a realizzare proprio in quest’area un teatro. Siamo in presenza di un sito ritenuto dalla comunità scientifica di importanza mondiale per le emergenze paleontologhe presenti all’interno delle cave. Gli ambientalisti hanno sempre evidenziato che in siti come quello delle ex Cave dei Cappuccini di Alcamo andrebbero esclusi tutti quegli interventi che possano alterare o compromettere l’integrità e la riconoscibilità dei luoghi, come sbancamenti o movimenti di terra significativi, introduzione di elementi di interferenza visuale, cancellazione dei caratteri specifici. Qui sono stati trovati reperti unici: l’elefante nano, il ghiro gigante, carapaci e uova di tartarughe, risalenti a centinaia di migliaia di anni fa.