Alcamo. Emergenza siccità Una processione per invocare la pioggia

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Il clero alcamese al gran completo. Grande partecipazione di alcamesi. Presenti imprenditori agricoli, persone che lavorano la terra e rappresentati delle organizzazioni di categoria nella chiesa Madre di Alcamo. A seguire la processione penitenziale che è partita da piazza IV Novembre sino a raggiungere piazza Bagolino. Una cerimonia semplice ma molto sentita in una città fortemente cattolica. L’iniziativa dell’arciprete monsignor Aldo Giordano, che ha tenuto anche l’omelia durante la quale gli sguardi si sono rivolti verso il cielo implorando il buon Dio, per la pioggia e quindi per l’acqua fonte principale di vita. Da oltre due mesi e mezzo purtroppo non piove. I terreni nelle campagne sono aridi. Si vanno lentamente prosciugando le sorgenti. Molte piante sono fiorite anzitempo e questo è un bruttissimo segnale, che certifica i cambiamenti climatici in tutto il mondo a causa dell’azione scriteriata degli uomini. I giovani di tutto il mondo invocano un immediato cambiamento di rotta sul quale concordano gli scienziati. Violentissime bombe d’acqua. Siccità. Uragani con venti che sfiorano i 300 chilometri orari. Scioglimento dei ghiacciai. Incendi che devastano continenti dall’Amazzonia all’Australia. Il futuro dell’umanità e a rischio e ben vengano giovani come la svedese Greta Thumberg, che cercano di scuotere le coscienze. Di sensibilizzare governanti per la riduzione dell’emissione nell’aria di sostanze inquinanti. Nella sua omelia don Aldo Giordano più volte ha fatto riferimento a San Francesco, che è stato il primo a capire l’importanza della salvaguardia della Natura e di tutto il Creato. Si è pregato ieri pomeriggio nella chiesa Madre affinché piova. Ma bisogna anche pregare per cercare di far cambiare la testa ad individui come Trump, Bolsonaro e tanti pseudi capi di Stato che fanno parte dell’ignorante banda dei negazionisti per favorire mega industrie. Difendere la Natura è un obbligo di tutti per dare un futuro alle giovani generazioni. Durante il tragitto da piazza IV Novembre a piazza Bagolino don Salvatore Grignano ha implorato tantissimi santi, invocando la pioggia, pregando anche contro l’attuale epidemia causata dal coronavirus e per la salvaguardia della Natura. Un momento di preghiera piazza Bagolino e poi la benedizione rivolta verso le campagne. Terreni sempre più aridi. Pozzi per irrigare o prendere acqua quasi a secco. Agricoltura in ginocchio e gravissimi danni economici per il settore portante dell’economia siciliana. Invasi siciliani ancora con buoni livelli di acqua, ma se non piove verso il mese di ottobre saranno a secco. In diverse città si organizzano processioni e incontri di preghiera sperando che il buon Dio apra le cataratte del cielo. Si spera nel miracolo. Anche ad Alcamo la chiesa è scesa ieri in campo con riti religiosi promossi da don Aldo Giordano, arciprete della chiesa Madre. L’inverno che stiamo vivendo è uno dei più caldi di sempre. Da due settimane a Gibellina il parroco, Marco Laudicina ogni mattina durante la messa recita la seguente preghiera: “O Dio dal quale tutte le creature ricevono vita, dona alla terra assetata il refrigerio della pioggia. Amen”. Durante la benedizione così recita: “Che il Signore sia con voi e che torni a piovere”. Giovedì scorso lo stesso parroco ha deciso di fare una processione con il santissimo Crocifisso portato a spalla dagli agricoltori”. Giornate soleggiante continuano a caratterizzare questo inverno e da diversi anni si è perso anche il corso delle stagioni. Si passa dal freddo al caldo e tante variazioni metereologiche. Fino a qualche anno fa le stagioni funzionavano bene: primavera, estate, autunno e inverno quattro stagioni, oggi sparite. Alcamo dunque si rivolge a Dio per implorare la pioggia e se si è arrivati a tanto significa che la situazione e gravissima e non si intravvedono all’orizzonte buone nuove: ovvero nuvole carichi di acqua che si riversa sui campi e sulle sorgenti per farle rifiorire. Gli scienziati sono convinti che se ci sarà una guerra mondiale questa scoppierà per controllare giacimenti di acqua come raccontato in un film di James Bond. Ma in questo caso c’era l’agente segreto di sua maestà britannica che risolveva il problema. Oggi per la pioggia si spera nell’intervento divino.