Il sindaco di Alcamo Domenico Surdi dichiara guerra agli amanti del falò selvaggio. Un fenomeno particolarmente sentito ad Alcamo soprattutto per due giorni l’anno: la notte a cavallo tra il 14 ed il 15 agosto e quella tra il 7 e l’8 settembre. Due date che rappresentano un pò la “tradizione” tipicamente giovanile di organizzare falò in spiaggia nella notte di ferragosto e nel giorno dei festeggiamenti per la Madonna dell’alto che segnano simbolicamente il rientro degli alcamesi nelle loro case del centro storico dopo tre mesi di permanenza nei villini lungo la costa. Un tradizione che però rischia concretamente di spezzarsi e all’orizzonte si intravedono già pericoli di ordine pubblico. Il primo cittadino, Domenico Surdi, ha infatti emanato un’ordinanza con la quale vieta falò e bivacchi nella spiaggia proprio per la notte del prossimo 7 settembre. Vengono preannunciati serrati controlli dalla polizia municipale e multe salate per chi verrà sorpreso a violare il provvedimento. Una decisione che scaturisce a seguito di quanto accaduto proprio la notte di ferragosto. Secondo quanto relazionato dai Servizi operativi ambientali del Comune, operai messi sotto accusa per le pessime condizioni delle spiagge nel giorno proprio dello scorso 15 agosto, pare che siano stati proprio i giovani a bivaccare a creare intralcio all’operatività del servizio di pulizia della spiaggia. Secondo la ricostruzione dei fatti coloro i quali avevano trascorso la notte in spiaggia avrebbero materialmente impedito all’alba dell’indomani la pulizia degli arenili: “Alcuni bagnanti – sostiene Surdi sulla base della relazione degli operai comunali – all’alba di ferragosto hanno rifiutato di spostarsi impedendo materialmente l’utilizzo dei mezzi meccanici per la pulizia”. Il divieto di falò e bivacchi non sarà l’unico. Infatti sempre tra il 7 e l’8 settembre ci sarà il divieto di sosta dei veicoli nel piazzale del Canalotto dove già lo scorso Ferragosto vi furono problemi di accesso ai mezzi per la pulizia delle spiagge. Inoltre saranno vietati schiamazzi o anche l’utilizzo di altoparlanti e altri impianti che producono rumore in eccesso. La violazione dell’ordinanza comporterà una multa di 200 euro. L’impressione è che la notte del 7 settembre si preannunci particolarmente calda al di là dell’effettiva temperatura.