Dieci dirigenti, oltre 800 mila euro sul groppone. Il Comune di Alcamo paga a caro prezzo i suoi manager per mandare avanti la macchina burocratica dell’ente. E nell’epoca in cui si parla di spending review, l’apparato dirigenziale alcamese appare invece l’apice di una casta difficile da scardinare o comunque da intaccare. Il sindaco Sebastiano Bonventre, in carica da meno di un anno, dovrà fare, e lo sta già facendo, i conti anche con questo sistema che, a dire il vero, un po’ in tutti i Comuni siciliani vive quasi di questa aurea di intoccabilità. Lo scettro di dirigente con lo stipendio più alto tocca a Cristoforo Ricupati, 49 anni, con il ruolo di segretario generale: per lui 102 mila euro lordi, con stipendio tabellare di 35 mila euro e la restare parte come posizione di parte fissa, indennità di risultato e altri introiti non specificati. Gli altri 9 dirigenti godono sostanzialmente della stessa retribuzione che varia da 80 a 85 mila euro. Lo stipendio più basso, si fa per dire, è quello di 80 mila euro che va a Francesco De Giovanni, responsabile del settore Servizi alla persona; il più alto invece spetta al dirigente del Settore Servizi demografici, Marco Cascio, che incassa 85 mila e 500 euro, precedendo di un soffio il collega che guida il Settore Promozione economica e Servizi ambientali, Francesco Saverio Maniscalchi, surclassato per appena 350 euro. Diciamo comunque che sostanzialmente tutti i dirigenti sono sullo stesso livello, con lo scarto di qualche centinaio di euro. C’è il dirigente storico del Settore Servizi finanziari, Sebastiano Luppino, che di stipendio lordo annuale prende 84 mila e 200 euro; Francesca Chirchirillo, che invece guida da responsabile il Settore Personale e del Turismo, di stipendi ne accumula per un valore pari a 83 mila e 900 euro; da menzionare anche Antonino Renda, anche lui “storico” dirigenti dei Servizi tecnici, la cui indennità è pari a 83 mila e 500 euro; 750 euro in più invece li incassa Giambattista Impellizzeri; aggiungendone altre 200 si arriva alla retribuzione di Giovanna Mistretta, su cui risalta però la più alta retribuzione di risultato che supera di poco 9 mila euro, frutto del suo lavoro a capo dell’avvocatura comunale; a chiudere il cerchio Enza Anna Parrino, dirigente dei Servizi tecnici del Turismo, sport. Spettacolo, Urp, Gabinetto e fondi comunitari, sulla cui casella della retribuzione di risultato figura lo zero: questo però non le impedisce di arrivare ad un più che onorevole guadagno di 84 mila 250 euro.