Alcamo: crisi politica, dimessi quattro assessori

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ALCAMO – Alla fine il passo è avvenuto. Si sono dimessi in blocco quattro assessori della giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre: Gianluca Abbinanti, Massimo Melodia, Elisa palmeri e Giuseppe Simone. Una decisione che oramai sembrava essere nell’aria da giorni e che è stata ufficializzata questa mattina quando i componenti dell’esecutivo hanno protocollato le loro dimissioni. A rimanere in carica solo il vicesindaco Gino Paglino e l’assessore Ferdinando Trapani. In realtà questo passo è stato deciso in fretta e furia ieri sera quando, nel corso del consiglio comunale, ha rimesso il mandato l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Melodia. Una sorta di “fuga in avanti” rispetto ai colleghi annunciata  con una lettera letta dal presidente del consiglio Giuseppe Scibilia e rivolta alla città.

Anche le dimissioni di un solo assessore comportano l’automatica impossibilità di deliberare  motivo per cui anche gli altri esponenti di giunta hanno deciso di rimettere il mandato. Non a caso durante i lavori del consiglio di ieri anche Gianluca Abbinanti ha deciso di prendere parola dando il suo commiato alla città, e con la sua solita umiltà ha chiesto scusa al consiglio comunale.

Intanto la nomina del nuovo esecutivo appare davvero essere dietro l’angolo. Ed il consiglio comunale ha dato subito prova che qualcosa si sta muovendo a livello di nuovi equilibri politici. E’ stata ufficializzata ieri sera la costituzione di un nuovo gruppo consiliare, “Noi per Alcamo”, composto da Leonardo Castrogiovanni, in qualità di capogruppo, Francesco Sciacca e Francesco Rimi, tutti provenienti dal gruppo misto. Una mossa che appare chiara: questi tre consiglieri avranno un riferimento in giunta. Pare comunque che secondo indiscrezioni nei primissimi giorni della prossima settimana sarà ufficializzata la composizione della nuova giunta. Per il resto il consiglio comunale ha deliberato più che altre manovra tecniche, come mozioni e regolamenti emendati. Attenzione calamitata più che altro sulle comunicazioni del sindaco che non ha parlato dell’attuale crisi politica ma ha più che altro puntato sui diversi problemi della città, dalle strutture sportive malconce alla necessità di istituire una Ztl permanente nel centro storico. A risaltare però su tutti l’annuncio dell’intenzione di attivare una vertenza giudiziaria con Stato e Regione per i ritardi nell’esecuzione del progetto del nuovo ospedale e soprattutto per il ridimensionamento dell’attuale presidio. In questi giorni si consulterà con l’avvocatura comunale per verificare se esistono gli estremi di una battaglia nei tribunali:

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