Alcamo: costi politica locale, se ne parla al Marconi

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Stop ai costi della politica ad Alcamo. Lo chiede la gente indignata ed a farsi portavoce anche l’associazionismo. A prendere posizione è il movimento socio-culturale Modi che ha organizzato per domani, domenica, un appuntamento al centro congressi Marconi alle 17,30. Abbastanza eloquente il tema: “Politica: da costo a risorsa per la città”. Ovviamente si partirà proprio dall’analisi dei costi di giunta e soprattutto consiglio comunale. Proprio sul civico consesso saranno puntati i riflettori, visto come vero fulcro degli sprechi. Appaiono quantomeno sospetti i frequenti ricorsi alle convocazioni delle commissioni consiliari, che si susseguono ad un ritmo vertiginoso  soprattutto con un solo punto all’ordine del giorno. Consiglieri che per ogni commissione incassano un gettone di presenza, equivalente a 60 euro. Quindi, al netto dei rimborsi dovuti per eventuali assenza dal lavoro da parte dei componenti, ogni commissione convocata costa alle casse del Comune quasi 500 euro. Se si considera che mediamente, tra commissioni e consigli comunali, ogni mese si riescono a raggranellare dalle 16 alle 17 sedute, il conto si capisce subito perché è costi salato. L’associazione Modi è convita che un argine a queste spese deve essere posto.

I costi del consiglio comunale sono davvero esorbitanti se si considera anche che nel 2013, solo per i rimborsi, l’ente ha dovuto stanziare dal proprio bilancio ben 130 mila euro. Oggi questi gettoni di presenza appesantiscono il bilancio comunale per effetto di una decisione che risale al 2002. In sostanza nel dicembre di quell’anno il consiglio comunale deliberò di aumentarsi il gettone da 53 a ben 80 euro, con una impennata quindi del 75 per cento. Decisione questa che continua quindi a incidere pesantemente: infatti, nonostante nel corso degli anni questi emolumenti sono stati via via diminuiti, si è arrivati ad un singolo gettone che oggi è pari a 60,75 euro, comunque superiore sempre a quello fissato nel 2002. Discorso a parte vale invece per gli amministratori: per i Comuni con popolazione superiore a 40 mila abitanti l’indennità di funzione per il vicesindaco è pari al 75 per cento di quella prevista per il sindaco, mentre scende al 65 per cento per gli Assessori e per il Presidente del Consiglio Comunale. L’incontro di domani è rivolto anche ai giovani, a cui sarà dato un credito formativo se presenzieranno: