Alcamo, corsa per accaparrarsi il Caffè letterario

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Che il bando per il Caffè letterario, che di letterario ha avuto quasi niente, possa essere contestato, è più che legittimo. Il Caffè letterario si trova all’interno del collegio dei gesuiti e quando è stato aperto ha funzionato prevalentemente come i tanti locali del centro storico: vendita di alcolici e spesso musica sparata all’aperto durante la notte, tanto che indusse alcuni abitanti della zona a presentare denuncia ed esposto al prefetto. Ora attorno a questo locale si è scatenata una grande attenzione. Attenzione di movimenti e partiti. L’ultima in ordine di tempo quella del Pd con l’ennesima richiesta di ritirare il bando per l’assegnazione, sul quale il commissario è sembrato irremovibile. Movimenti, partiti e associazioni stanno riversato attenzione sul Caffè letterario, dove sembra ci sia una corsa all’accaparramento per venire incontro a qualche amico o dove far pascolare le proprie pecorelle. Cosa molto importante nell’imminenza delle elezioni comunali. Insomma per accaparrarsi qualche voto. Ora una riflessione sorge spontanea. Perché tutto questo grande interesse per la gestione del Caffè letterario? Interesse e attenzione forse legittima, ma è strana l’assenza verso grandi temi della città di Alcamo. Per esempio perché nessuno dei partiti e movimenti presta la sua attenzione o ha prestato la sua attenzione sulla vicenda della mancata predisposizione della gara d’appalto per dotare il teatro Cielo del riscaldamento essendo disponibili 40 mila euro. E poi le difficoltà nell’utilizzare lo stadio Sant’Ippolito perché il comune pur avendo quasi 800 impiegati non trova personale? E ancora se non fosse stato per Ignazio Caldarella, notizia confermata dal Comune, sarebbero stati rimandati alle calende greche i lavori per le sorgenti di Cannizzaro. Perché quasi nessuno si interessa del dramma di un centinaio di alcamesi che hanno acquistato terreni e realizzato tombe al Santissimo Crocifisso invase dall’acqua? Traffico caotico, burocrazia comunale, perdite d’acqua che gli alcamesi pagheranno perché entra nei consumi e potremmo sono alcune delle emergenze non affrontate dalla classe politica, tranne qualche rara eccezione, con l’ attenzione che meritano. Oggi la cosa più importante ad Alcamo per certa classe politica e movimenti è la corsa a gestire il Caffè letterario. E sui veri problemi delle persone cosa fanno e quali programmi hanno? Silenzio assoluto.