Alcamo, controlli della Dia al cantiere per l’anfiteatro

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Nell’ambito dei compiti istituzionali di monitoraggio delle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche che potrebbero costituire oggetto di interesse da parte della criminalità organizzata, gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo e Trapani hanno effettuato accessi ispettivi presso cantieri siti nelle due province. I controlli, coordinati e pianificati con i rispettivi Uffici Territoriali del Governo, sono stati autorizzati, in ottemperanza alla normativa vigente, dai Prefetti di Palermo e Trapani, rispettivamente Francesca Cannizzo e Leopoldo Falco.

Ad Alcamo i controlli hanno riguardato il cantiere dell’ATI, associazione temporanea d’impresa costituita tra la Cosedil spa e la Pre System srl, riguardo ai lavori di realizzazione di un anfiteatro in zona Orto di Ballo, a servizio della Cittadella dei Giovani. I lavori, che riguardano la valorizzazione dell’area del Geosito, la realizzazione di un anfiteatro a cielo aperto e di un museo del travertino dove potranno essere allocati i reperti che attualmente sono custoditi presso spazi museali di altre città, furono consegnati il 18 giugno dello scorso anno per un importo netto contrattuale di 2 milioni e 940 mila euro. I controlli della D.I.A., effettuati in maniera da non ostacolare lo svolgimento della normale attività lavorativa, sono stati svolti  in sinergia con i “Gruppi Interforze”, istituiti presso le Prefetture, e composti, oltre che da Funzionari della DIA, anche da personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e da rappresentanti del Provveditorato delle OO.PP. e dell’Ispettorato Provinciale del Lavoro. Nel corso degli accessi ispettivi, che hanno riguardato il cantiere presente ad Alcamo ed altri due in provincia di Palermo, sono state complessivamente identificate 70 persone, individuati 36 mezzi e rilevati rapporti contrattuali di 28 società. L’assetto societario delle imprese impegnate nei cantieri, i relativi contratti in essere, le maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati saranno sottoposti ad approfonditi accertamenti e riscontri al fine di verificare eventuali condizionamenti mafiosi.