Alcamo: contributo affitti, Comune in tilt

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Arrivano una valanga di istanze al Comune di Alcamo per ottenere il contributo per sostenere le famiglie che abitano in affitto e il sistema di valutazione è in tilt. Gli uffici non sono in grado di ricevere e valutare le domande pervenute e tutto si blocca. Tutta colpa del software in dotazione alle postazioni dei computer dei dipendenti che sono chiamati ad esaminare le istanze: sono vecchi e neanche aggiornate ai nuovi parametri imposti da circolari e normative recenti. Ed ecco che dal Comune stesso è arrivata questa paralisi. Per l’esattezza sono ben 150 le istanze che sono pervenute nelle scrivanie dell’ufficio preposto: si tratta di richieste di sostegno per l’accesso delle abitazioni in locazione dettate dalla legge 431 del 1998. Il problema reale è l’ultima circolare che in materia è stata emanata dall’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità che ha cambiato in qualche modo le modalità di istruzione delle domande. Il bando è stato emanato esattamente lo scorso 14 febbraio dal Comune di Alcamo e in appena un mese e mezzo sono state ben 150 le famiglie che hanno avanzato istanza perché presumibilmente rientranti tra i beneficiari. Un numero molto elevato, che probabilmente non si aspettava neanche l’ente municipale, segno dei tempi che cambiano e della crisi che incombe sulla città dal punto di vista soprattutto dei bilanci familiari. Lo stop all’esame delle istanze dal III Settore Servizi al Cittadino del Comune, attraverso una determina dell’istruttore amministrativo Maria Stabile e del dirigente Francesco Maniscalchi. “Considerato che per la complessità della nuova circolare regionale che detta i parametri per il calcolo dei contributi da elargire – è l’allarme lanciato dagli uffici comunale – serve uno strumento che permetta di svolgere il servizio adeguatamente, al fine di prevenire eventuali errori di immissione dati, e soprattutto per la compilazione della indispensabile scheda di trasmissione dati consuntiva da inviare all’assessorato regionale per l’assegnazione delle somme da destinare ai beneficiari”. Il problema reale è che l’ufficio che deve espletare le pratiche è dotato di un programma di software ormai obsoleto e bisognoso di aggiornamento, riparazione ed adattamento alle mutate esigenze del servizio. L’allarme è stato subito raccolto dall’amministrazione comunale che ha dato il via libera all’impegno della somma necessaria, poco meno di mille euro, per aggiornare il software in dotazione agli uffici. E’ stato già affidato l’appalto ad una ditta locale, motivo per cui a breve dovrebbe riprendere speditamente l’iter di evasione delle domande.