Alcamo, consiglio comunale di tutto e di più

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Consiglio comunale di Alcamo: ovvero di tutto e di più. Un esempio? In una recente riunione del consiglio comunale un rappresentante, eletto dal popolo forse oggi pentito, propose la revoca di tutti i comodati d’uso di immobili comunali. Tradotto significa disdire subito tutti gli affitti. Il colpo di teatro c’è stato. Qualcuno ingenuamente avrà pensato che questo consigliere ha ragione. Per rinfrescare le idee ricordiamo che le locazioni vanno fatte dietro la sottoscrizione di contratti e producono gli effetti giuridici sino alla scadenza salvo accordo tra i contraenti. Se uno non lo onora ne paga le conseguenze. Un esempio? Il Comune di Alcamo ha dovuto scucire 300 mila euro ai proprietari degli immobili della via Madonna del Riposo quando il sindaco Massimo Ferrara decise di trasferire tutto al Palazzo di vetro inaugurato con tanto di fascia tricolore. Quell’improvviso trasferimento lo abbiamo pagato gli alcamesi. Questo consigliere se avesse proposto alla scadenza tagliamo quell’affitto sarebbe stato più saggio e intellettualmente più onesto nei confronti  degli alcamesi. Attenzione dunque alle uscite demagogiche. Agli abbandoni delle riunioni del consiglio. Agli inutili comunicati stampa per far conoscere al mondo iniziative, amplificate da mass media che del copia e incolla hanno fatto una missione. Si apprende così che sarà realizzato il nuovo ospedale. Ma di recente, carte alla mano, abbiamo dimostrato che si tratta di una missione impossibile e qualche assessore regionale gioioso e rubicondo ha in questo modo preso un passaggio su qualche mass media, che incassa senza verificare. Si apprende la lodevole iniziativa di realizzare fogne e rete idrica ad Alcamo Marina, che figura nelle dichiarazioni programmatiche dei sindaci degli ultimi 40 anni. Ma i tecnici dicono che se prima non si approva il Parf, Piano per rete idrica e fognante non si possono conferire incarichi e, completato l’iter, bussare a quattrini. Dal Parf non c’è alcuna traccia. Insomma tutti i difensori degli alcamesi strombazzano da tempo, e ci riferiamo solo agli ultimi tre disastrosi anni amministrativi, variegate iniziative: Ma se osserviamo lo stato in cui si versa Alcamo si tratta solo di parole in libertà. Le responsabilità sono di tutti: giunta, consiglio, burocrazia.  Tante poi le promesse da far digerire ai poco informati. Mentre ex assessori pontificano sui conti, quando loro stessi sono stati a capo di delicati uffici. Oppure fanno battute di tipo calcistico. Ex batte y etc.. Non perdono occasione per stare in silenzio. Insomma con la campagna elettorale per le comunali avviata bisogna riuscire a decifrare atteggiamenti demagogici, promesse, iniziative, richieste di accordi per scalare il Palazzo di città, che hanno come fine solo la conquista del potere. Diffidare dunque è importante, prima verificarte. Importante è, infatti, se alle promesse seguiranno in tempi ragionevolmente i fatti. Fino ad oggi ciò non è, accaduto.