Alcamo: Comune, gli stipendi d’oro dei dirigenti

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Sette dirigenti, all’incirca 600 mila euro sul groppone. Il Comune di Alcamo paga a caro prezzo i suoi manager per mandare avanti la macchina burocratica dell’ente. E nell’epoca in cui si parla di spending review, l’apparato dirigenziale alcamese appare invece l’apice di una casta difficile da scardinare o comunque da intaccare. Il sindaco Sebastiano Bonventre, in carica da poco più di un anno, dovrà fare, e lo sta già facendo, i conti anche con questo sistema che, a dire il vero, un po’ in tutti i Comuni siciliani vive quasi di questa aurea di intoccabilità. Lo scettro di dirigente con lo stipendio più alto tocca a Cristofaro Ricupati, 50 anni, con il ruolo di segretario generale: per lui 98 mila euro lordi, con stipendio tabellare di 43 mila euro e la restante parte come posizione di parte fissa e diritti si segreteria. Gli altri 7 dirigenti godono sostanzialmente della stessa retribuzione che varia da 80 a 85 mila euro. Lo stipendio più basso, si fa per dire, è quello di 80 mila euro che va a Giovanna Mistretta, dirigente dell’Avvocatura comunale, che in sostanza porta avanti tutte le cause giudiziarie pendenti sulla testa dell’ente. Quest’anno è finita nell’occhio del ciclone per il caso della mancata costituzione di parte civile del Comune di Alcamo su una presunta situazione di abusivismo edilizio. Un caso non qualsiasi ma che fece grande scalpore nella cittadina alcamese. Infatti ad essere coinvolti in questo procedimento non erano persone qualsiasi ma l’imprenditore Antonello Cassarà e l’architetto Silvio Piccolo, entrambi denunciati per abusivismo edilizio, e quest’ultimo marito della dirigente del Comune alcamese, l’ingegnere Anna Parrino. Proprio quest’ultima, retribuita con uno stipendio lordo di quasi 85 mila euro, è stata pure al centro di lotte intestine. Una vicenda cui si fa riferimento risale a un anno fa: la dirigente fu ritenuta colpevole di non aver dato seguito ad un ordinanza sindacale che prevedeva dei lavori di ripristino di un ufficio comunale. Per il resto tutti gli altri dirigenti del Comune hanno incassato nel 2013 su per giù lo stesso stipendio che oscilla tra gli 84 e gli 85 mila euro: nel primo range rientra Sebastiano Luppino, il dirigente del Settore Servizi Finanziari, nel secondo invece figurano Marco Cascio, a capo del 2° Settore Affari Generali e Risorse Umane e con funzioni anche di vicesegretario Generale, e Francesco Saverio Maniscalchi, alla guida del Settore Promozione Economica e Servizi Ambientali. Al momento nel sito internet del Comune non è specificata la retribuzione soltanto del neodirigente Carlo Bertolino, chiamato appena qualche mese fa a ricoprire il delicatissimo settore dell’Urbanistica e Pianificazione Territoriale, smembrato dal sindaco in relazione proprio alla vicenda della fascia pedemontana e che ha portato a drastici provvedimenti, con la suddivisione dell’intero apparato in due distinti settori e il riassetto degli uffici. C’è da sottolineare che l’attuale amministrazione comunale non gode di grande sintonia con l’apparato dirigenziale. Spesso ci sono state forti prese di posizione di sindaco e assessori che hanno bacchettato i dirigenti di non seguire le direttive p9olitico-amministrative.

 

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