Alcamo-Com.Art in campo, artigianato in crisi: sollecitati provvedimenti

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Non hanno ancora dissotterrato l’ascia da guerra ma sono pronti a farlo qualora il Comune di Alcamo tarderà a dare quelle risposte, ritenute importanti per cercare di rilanciare il settore artigianale, comparto portante dell’economia locale.  Un nuovo esame, dopo l’incontro di 15 giorni  fa con il sindaco Domenico Surdi, ottenuto  dopo una lunga  ed estenuante attesa, sarà fatto dalla categoria venerdì prossimo alle ore 18 nella sede della Com. Art del viale Europa di Alcamo. Infatti il presidente della Com. Art. Giuseppe Orlando, associazione legata alla Confartigianato,  ha convocato l’assemblea per eventualmente rilanciare la “vertenza Alcamo” per la crisi dell’artigianato, che trova pochi riscontri nelle stanze del Palazzo e che deve fare i conti con una burocrazia, o meglio lentocrazia, che mortifica l’impresa privata.  Giuseppe Orlando mette in evidenza il fatto che passa troppo tempo tra una richiesta in un ufficio del Comune e la risposta. Così come vengono sollecitati controlli e monitoraggi durante l’esecuzione di lavori anche privati poiché si verificherebbe che questi poi vengono affidati ad altri e, la Com. Art denuncia possibili casi di impiego di lavoratori abusivi.  Altra questione che potrebbe rilanciare l’edilizia riguarda la vicenda della cosiddetta fascia “pedemontana”. Di recente il Tar ha sentenziato che ogni decisione spetta al Comune e già l’Ufficio urbanistica ha avviato l’esame delle pratiche che non riguardano la realizzazione di nuovi immobili, ma le richieste di modifiche o varianti. In una seconda fase il Comune avvierà l’esame delle richieste delle nuove concessioni edilizie. Sono questi alcuni dei temi della “vertenza Alcamo” all’esame della Com. Art, che ha oltre 150 associati ed assiste oltre duecento artigiani. Nel settore artigianale c’è la possibilità di creare nuova occupazione anche perché in tante attività c’è carenza di mano d’opera. Mano d’opera che potrebbe trovare capacità e nuove figure professionali qualora si riaprissero le scuole di Arti e mestieri.