Alcamo: Cittadella dei giovani, lavori dietro l’angolo

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Sempre più vicina l’apertura del grande cantiere per la realizzazione della Cittadella dei giovani ad Alcamo. Venerdì prossimo il Comune procederà all’affidamento dell’incarico a 20 tra ingegneri ed architetti per la realizzazione della faraonica opera pubblica pari a quasi 4 milioni di euro. Si tratta di fatto dell’ultimo step burocratico prima della partenza vera e propria dei lavori: saranno nominati direttori di cantiere, coordinatori per la sicurezza, ispettori di cantiere e altri professionisti che avranno il compito di varare l’attestato di certificazione energetica. L’appalto è stato già affidato alla Ati Damiga srl capogruppo e Maltese srl associata. Finalmente quindi l’opera pubblica vede la luce dopo un lungo contenzioso che ha bloccato l’iter per un anno abbondante. La svolta nel settembre scorso quando il settore Servizi tecnici e manutentivi ha messo la parola fine alla questione approvando una determina che affida i lavori alla seconda azienda classificata a suo tempo in sede di espletamento della gara di appalto. L’Ati è andata a scalzare di fatto la Celi Energia srl di Santa Ninfa, che originariamente si era aggiudicata l’appalto ma con cui poi è nata una controversia con il Comune sino alla rescissione del contratto. Il Comune di Alcamo ha proceduto in questa direzione nonostante sia pendente un ricorso al Tar contro il provvedimento presentato dalla stessa Celi srl. La Ati Damiga si è aggiudicata l’appalto per effetto del ribasso di quasi il 31 per cento sull’importo a base d’asta pari a 3 milioni e 700 mila euro. In realtà l’amministrazione comunale nell’operare la rescissione ha tenuto conto di quanto enunciato dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici che ha infatti stabilito come il procedimento di affidamento dell’appalto alla Celi risulti in alcuni aspetti viziato. Proprio per questo motivo ha intimato l’annullamento dell’affidamento della gara in regime di “autotutela”. Da diversi mesi la gara era stata affidata ma subito dopo ha subito uno stop: la ditta aggiudicataria aveva fatto, secondo il Comune, delle modifiche a livello societario attraverso un contratto di affitto di ramo di azienda. Il che ha creato dei dubbi negli uffici e negli addetti ai lavori paventando l’ipotesi di un possibile sistema di subappalto, categoricamente ed espressamente vietato nel bando di gara per effetto delle ultime ristrette norme antimafia introdotte in tema di appalti pubblici. Ne è scaturito un lungo contenzioso con il Comune in strettissimo contatto con l’autorità di vigilanza sui contratti pubblici dell’unione Europea che ha vagliato al questione. La Celi, di fronte alle contestazioni, ha sempre asserito di avere le carte in regola per potere espletare i lavori. Proprio per far valere le sue ragioni la ditta ha deciso quindi di fare ricorso al Tar. Il blocco dell’iter per la costruzione della Cittadella dei giovani è stato già oggetto di diverse polemiche anche in consiglio comunale.

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