Alcamo “Città che legge”, un riconoscimento che permette di accedere a fondi per la cultura

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La città di Alcamo è una “Città che legge”, ed entra quindi a pieno titolo tra il 900 comuni italiani, tra cui anche Castellammare del Golfo, Erice, Partanna e Trapani, che hanno aderito al “Patto locale per la lettura”. Questo importante riconoscimento prevede requisiti precisi, come avere una biblioteca, una o più librerie e ospitare un festival, una rassegna o una fiera attinenti al libro, è attribuito alle amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere, con continuità, politiche pubbliche di promozione della lettura. La qualifica, ottenuta anche grazie alla collaborazione delle scuole e delle associazioni culturali del territorio, consentirà alla città di accedere ai bandi di finanziamento che incentivano progetti culturali.

Il progetto, promosso dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura, mira a favorire e incoraggiare alla lettura come diritto fondamentale di tutti i cittadini, come strumento di accesso alla conoscenza e di crescita personale e collettiva, e per poter esercitare una cittadinanza piena e responsabile.

“Abbiamo aderito al Patto per la Lettura, perché siamo consapevoli -dichiara l’assessore alla cultura Donatella Bonanno – che i libri siano risorse strategiche su cui investire per   migliorare   il   benessere   individuale e della comunità, favorendo la coesione sociale e stimolando il pensiero critico della cittadinanza.” Le risorse destinate agli enti locali per la promozione della lettura previste dal Piano triennale 2024-2026, ammontano a quasi un milione e mezzo di euro annui, da suddividersi tra i 900 comuni italiani.