Una colonnina con diversi attacchi da utilizzare nel caso di incendi. Una colonnina fuori uso, nel viale della zona industriale di contrada Sasi di Alcamo, da dove per tutta la mattinata di oggi sono fuoriuscite decine di metri cubi di acqua, che si è persa lungo la strada creando un piccolo torrente. Dalla mattina quando sono state aperte le saracinesche sino alla chiusura acqua persa in quantità industriale. Acqua che pagheremo gli alcamesi in quanto il contatore di Siciliacque segna solo le forniture. Sia che si utilizzi che si perda l’acqua fornita va tutta pagata. E’ l’ennesimo esempio di spreco in una città, quella di Alcamo, dove le perdite sono centinaia, e quasi inesistenti le risorse finanziarie per effettuare riparazioni a tappeto. L’aumento di pressione, legato all’arrivo a pagamento, dell’acqua di Montescuro ha causato e sta causando una vera e propria esplosione in tantissimi tratta della conduttura idrica interna. Riparazioni quando succede e notevole spreco. L’acqua di Montescuro inciderà per circa un milione di euro in più e pertanto quasi sicuramente il canone verrà aumentato. A pagare gli alcamesi non solo quello che si consuma nelle case ma anche quanto si perde lungo le strade. Una situazione critica. Si attende entro l’anno la sistemazione delle sorgenti e della rete idrica di Cannizzaro per togliere la schiavitù, a caro prezzo di Siciliacque: 0,70 più Iva al metro cubo. La spesa per Cannizzaro è di due milioni e mezzo con lavori da effettuare entro l’anno. Si attende l’appalto da parte dell’Urega, che nei giorni scorsi ha sollecitato Ignazio Caldarella, l’unico consigliere che si è battuto affinché le somme venissero impiegate per alleviare i disagi e contenere le spese per questo importante servizio. Intanto con frequenza si verificano vandalismi al Bottino dove regolarmente vengono danneggiati o asportati i rubinetti. Vandalismi spesso messi a segno da minorenni, che nella zona del Bottino, vanno spesso ad ubriacarsi dopo avere ingurgitato cascate di alcolici.