Alcamo: castello Calatubo, sprint per la sua salvezza

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Sprint finale per far finanziare la ristrutturazione del Castello di Calatubo ad Alcamo. Manca oramai poco più di un mese alla chiusura della votazione e il Comune, in collaborazione con l’associazione “Salviamo il Castello di Calatubo”, sta mettendo in campo ulteriori risorse per arrivare a raccogliere altre firme. Il primo posto in questa speciale classifica del fai, il fondo ambiente italiano, permetterebbe infatti di ottenere il finanziamento. In realtà già un primo spaccato reale del vincitore lo si potrebbe avere tra qualche giorno: infatti si potranno caricare i voti cartacei, quelli cioè raccolti nei banchetti e nei gazebo allestiti nelle varie piazze, entro il 31 ottobre. Dopodichè si potrà votare solo on line. Allo stato attuale Alcamo si trova in sesta posizione con quasi 11 mila e 700 voti contro i 29 mila e 500 dell’Abbazia certosa di Calci. Un distacco che appare notevole ma ancora ci sono da caricare migliaia di voti cartacei per l’associazione “Salviamo il Monte Bonifato”. Il distacco quindi potrebbe notevolmente accorciarsi. Continua quindi il sogno di tanti di potere riuscire a recuperare lo straordinario esempio di testimonianza storica. In questi mesi l’associazione “Salviamo il Castello ha lavorato incessantemente sensibilizzando la gente all’utilizzo del voto on line e anche con banchetti organizzati ad Alcamo ed anche nei paesi limitrofi per la raccolta invece della tradizionale firma cartacea. Oggi conquistare il primo posto, seppur resta un obiettivo difficile, non è più impossibile. Un lavoro certosino di passaparola che ha portato una vagonata di voti. Oggi il Castello rischia seriamente di scomparire per effetto del degrado e dell’incuria del tempo. Il Comune sta garantendo un sopporto logistico ed in questi giorni sta coinvolgendo direttamente le scuole.

Il Castello, la cui esistenza è datata attorno all’anno mille, cessata la sua funzione militare si trasformò in masseria a controllo del vasto feudo e fino agli anni ’60 era ancora in buono stato di conservazione, grazie al continuo utilizzo dell’antica dimora che, con pesanti interventi di ristrutturazione aveva consentito, comunque, il mantenimento delle fabbriche. Poi l’oblio. La fortezza, ormai abbandonata, divenne un ovile. L’azione distruttiva degli animali, il terremoto del 1968 e l’assenza d’interventi condusse al crollo dei solai e infine delle murature. Votare è semplicissimo e gratuito: basta collegarsi via internet alla pagina www.iluoghidelcuore.it e cliccare su “vota ora” nel banner in alto alla pagina. Dopodichè si potrà cercare il luogo preferito, quindi in questo caso per il Castello di Calatubo basterà inserire la regione Sicilia e la provincia di Trapani. Una volta individuato il luogo da salvare ci si dovrà registrare e votare. Il tutto potrà essere fatto in pochissimi minuti.