Alcamo-Castello Calatubo e Comune aderiscono a bellezza@governo.it

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Anche il Castello di Calatubo di Alcamo (nella foto) concorre per ottenere un finanziamento dal governo nazionale per il suo restauro. A lanciare l’iniziativa l’associazione “Salviamo il Castello di Calatubo” che invita tutti a partecipare all’iniziativa di inviare una mail al governo nazionale per chiedere per l’appunto di finanziare questo bene culturale. Per farlo basterà scrivere all’indirizzo bellezza@governo.it e copiare e incollare il testo già predisposto che potrà essere preso dalla pagina facebook Salviamo il Castello di Calatubo. A disposizione sono stati messi 150 milioni di euro dallo Stato che verranno utilizzati per finanziare i beni storici e culturali più importanti d’Italia: una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse e il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto prossimo. “Lo storico maniero – afferma l’associazione – oggi versa in totale degrado e abbandono, offerto all’azione degli agenti atmosferici che continuano inesorabilmente la loro opera devastatrice, provocando anno dopo anno continui crolli”. Prima di questa iniziativa già la stessa associazione si era messa in moto partecipando alla raccolta firme del Fai, il fondo ambiente italiano, sfiorando l’impresa di ottenere il maggior numero di firme a livello nazionale per avere finanziato il restauro del maniero. Alla fine è stato terzo posto con un premio di consolazione che ha permesso di recuperare una piccola parte del sito. Da considerare che il Comune di Alcamo ha già pronto un suo progetto di restauro e rifunzionalizzazione del sito, realizzato in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni culturali di Trapani. Quindi ottenere i fondi sarebbe come avere la strada spianata. Il tempo però stringe: infatti ci sarà tempo sino a domani per inviare le mail al governo nazionale, poi si passerà alla fase di studio e verifica delle varie istanze per decidere a chi destinare questi fondi. “Esaudisca i nostri desideri – si legge nell’appello mail che deve essere inviato al governo italiano -, non lasci che il mio rimanga solo un sogno, ci aiuti a salvare un sito millenario, il quale una volta restaurato potrebbe fare da attrazione turistica per tutta la Sicilia Occidentale”. Il Castello, la cui esistenza è datata attorno all’anno mille, cessata la sua funzione militare si trasformò in masseria a controllo del vasto feudo e fino agli anni ’60 era ancora in buono stato di conservazione, grazie al continuo utilizzo dell’antica dimora che, con pesanti interventi di ristrutturazione aveva consentito, comunque, il mantenimento delle fabbriche. Poi l’oblio. La fortezza, ormai abbandonata, divenne un ovile. L’azione distruttiva degli animali, il terremoto del 1968 e l’assenza d’interventi condusse al crollo dei solai e infine delle murature. Anche il Comune di Alcamo partecipa all’iniziativa bellezza@governo.it. Oltre al Castello di Calatubo l’ufficio servizi tecnici ha segnalato altri 6 beni architettonici con relativa scheda tecnica da sottoporre ad interventi di ristrutturazione, nel caso in cui rientrassero nel decreto di finanziamento. Nel dettaglio sono il Castello dei Conti di Modica, la Torre Ventimiglia, gli scavi archeologici della Funtanazza, la Chiesa di Santa Maria della Stella, la Chiesa dell’Annunziata e il complesso del Lazzaretto.