Alcamo: caso Mistretta, multa dal Comune

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Trecento euro di multa. Così se l’è cavata l’avvocato Giovanna Mistretta, dipendente comunale, sul caso della mancata costituzione di parte civile del Comune di Alcamo su una presunta situazione di abusivismo edilizio. Un caso non qualsiasi ma che fece grande scalpore in città. Infatti ad essere coinvolti in questo procedimento non erano persone qualsiasi ma ad essere invischiati furono l’imprenditore Antonello Cassarà e l’architetto Silvio Piccolo, entrambi denunciati per abusivismo edilizio, e quest’ultimo marito della dirigente del Comune alcamese, l’ingegnere Anna Parrino. A sollevare la questione fu il consigliere comunale Alessandro Calvaruso che ne fece una disputa politica. Da questo episodio ci fu una vera e propria bufera, con tanto di conseguenze politiche: il Settore dell’Urbanistica venne diviso in due e fu rimosso dalla delega l’allora assessore al ramo, Gino Paglino, sostituito oggi da Ferdinando Trapani. Per Calvaruso questa situazione era mossa da ragioni politiche. Il Settore Affari del personale del Comune, che ha aperto un procedimento nei confronti della Mistretta, ha applicato una multa di 300 euro. Il segretario generale, Cristoforo Ricupati, ha portato avanti la contestazione nei confronti della collega commutata in una sanzione pecuniaria. La somma sarà trattenuta nel prossimo stipendio che sarà erogato per la dirigente. L’ente quindi sembra avere adottato decisamente una linea soft considerata la piega che ha preso l’episodio. Infatti si sta muovendo parallelamente un procedimento penale. Infatti nei confronti della Mistretta è stato emesso un avviso di garanzia con l’accusa di “patrocinio infedele”, non essendosi presentata all’udienza del 26 marzo scorso per depositare gli atti di costituzione di parte civile, nel procedimento contro Cassarà e Piccolo. La legale del Comune si è giustificata dicendo che è stato un disguido dell’orario di udienza. Infatti il suo avvocato difensore, Baldassare Lauria, è convinto di dimostrare ai magistrati che Giovanna Mistretta non ha commesso nessun reato e vuole far annullare anche la sanzione di 300 euro.