Alcamo-Caso Lipari, assolto ma con beni confiscati: all’esame il ricorso

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Lo Stato con un mano e “in nome del popolo italiano” ti scagiona da ogni accusa  di mafia assolvendoti in tutti i gradi di giudizio mentre con l’altra mano ti toglie i beni mobili e immobili accumulati con i risparmi di una vita. Un paradosso che dura da troppi anni che vede vittime cittadini ai quali, nonostante le assoluzioni, sono stati confiscati i beni. Da poco tempo si registra un’inversione di tendenza. All’alcamese Benedetto Labita è stato restituito quanto era stato tolto, come è risultato, ingiustamente. Negli ultimi nove mesi i giudici delle misure di prevenzione del tribunale di Palermo hanno restituito beni per decine di milioni affermando che se uno viene assolto non è perseguibile la via dei sequestri e confische, nè si può essere perseguiti quando non ci sono prove concrete. In questo meccanismo è caduto l’alcamese Mario Lipari, al quale sono stati confiscati i beni immobili ed ora i giudici della  Corte d’appello di Palermo si apprestano ad esaminare il ricorso presentato dagli avvocati Saro Lauria e Alfredo Galasso. L’udienza è stata fissata per il prossimo 5 ottobre.  Mario Lipari, indagato una ventina di anni fa per associazione mafiosa è stato assolto da questa accusa. Ma mentre era in corso il processo lo Stato ha messo in moto un altro procedimento, culminato con la confisca dei beni immobili di Mario Lipari, che per quasi 40 anni col suo camion, di giorno e di notte, col freddo e col caldo, ha viaggiato su tutte le strade italiane per il suo lavoro. Finì in un’inchiesta di mafia. Ma da tale vicenda è uscito pulito. Insomma con la fedina penale immacolata. Ma nel frattempo si è visto togliere la casa di Alcamo Maina e l’abitazione  del viale Europa da dove è stato fatto sloggiare praticamente in mutande. Ora la vicenda approda davanti ai giudici della Corte d’Appello, che avrebbero dovuto pronunciarsi lo scorso giugno, ma che hanno preferito rinviare la sentenza al prossimo cinque ottobre pare per approfondimenti. Interrogazioni parlamentari, disegni di legge per correggere questa stortura giuridica giacciono ancora in attesa di essere esitati, mentre invece l’argomento andrebbe affrontato e risolto per rendere giustizia a tanti cittadini, tra cui Mario Lipari.