Alcamo-Ballottaggio, gli esclusi spaccati sull’orientamento

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Si accende il dibattitto attorno alle coalizioni rimaste escluse dal ballottaggio ad Alcamo. I 6 candidati sindaco rimasti fuori dai giochi con le loro 7 liste collegate, che insieme hanno ottenuto quasi 8 mila voti, potrebbero essere determinanti per orientare in un senso o in un altro la campagna elettorale e per determinare quindi l’elezione del prossimo sindaco, che possa essere Domenico Surdi del Movimento 5 Stelle o Sebastiano dara di Abc. Al momento, però, la frammentarietà del quadro politico che già si era concretizzata al primo turno sembra rimanere tale e quale. Infatti ci si muove con orientamenti diversi fra loro. In due hanno deciso di lasciare completamente libero l’elettorale. Si tratta di Antonino Vallone di “Progetto Alcamo” e Vincenzo Cusumano appoggiato da Pd e Udc. “Non daremo alcuna indicazione – sottolinea Vallone -, il nostro elettorato sarà lasciato libero anche perché crediamo che i due candidati al ballottaggio rappresentino in egual modo la voglia di cambiamento”. “Il circolo – si legge in una nota del Pd – auspica a Domenico Surdi e a Sebastiano Dara una serena competizione elettorale e invita il partito e gli elettori a partecipare al ballottaggio con una piena libertà di voto”. Altri due candidati invece al momento preferiscono non esprimersi. Uno è Alessandro Calvaruso, candidato con la civica “La tua città”: “Non mi sono confrontato con il mio elettorato – sostiene – e lo farò in settimana. Solo dopo darò delle eventuali indicazioni. Una cosa è certa: non mi è piaciuto lo spostamento consistente di voti della vecchia politica verso un candidato”. Il riferimento è a Surdi che ha intercettato altri 2.500 voti oltre quelli della sua unica lista. L’altra candidata che dovrà sciogliere le riserve invece è Maria Grimaudo, sostenuta da due civiche e dall’ex sindaco Giacomo Scala: “Continuerò a fare politica – commenta – sempre al fianco dei bisognosi e della collettività. Mi riservo di dare indicazioni in vista del ballottaggio al mio elettorato”. Deciso invece verso una direzione il terzo aspirante primo cittadino più votato, dopo i due andati al ballottaggio, Baldassare Lauria: “Il mio gruppo voterà per Surdi – sottolinea sicuro – perché va assecondata la voglia di cambiamento della città che non viene certo rappresentata dall’altro pretendente. Poi mi è piaciuto molto il suo stile in questa campagna elettorale”. Infine Giuseppe Benenati, formalmente ritiratosi dalla competizione elettorale qualche giorno prima del voto in seguito allo scandalo che ha travolto il suo partito dopo l’arresto del suo leader Pasquale Perricone, conferma la sua linea: “Io sono già da tempo fuori da tutto – dice – e sono tornato alla mia vita professionale. Non darò quindi alcuna indicazione di voto”.