Effetto astensione: i due candidati sindaco di Alcamo dovranno fare i conti anche con chi non si recherà alla urne domenica prossima, 19 giugno, giorno in cui si svolgerà il ballottaggio e si chiuderà quindi questo periodo di amministrative. E potrebbero essere in tanti a non recarsi alle urne. Da considerare che già al primo turno ad andare al voto sono stati il 5 per cento di elettori in meno rispetto all’ultima tornata del 2012. Si giocano anche su questo terreno gli ultimi sgoccioli di questa campagna elettorale che si chiuderà alla mezzanotte di oggi. A sfidarsi Domenico Surdi del Movimento 5 Stelle, che al primo turno ha ottenuto 11.059 voti pari al 48,14 per cento, e Sebastiano Dara, esponente del movimento civico Abc che ha raggranellato 3.991 consensi pari al 17,37 per cento. Oggi ultimi comizi di chiusura prima della mezzanotte e dell’obbligatorio silenzio elettorale di sabato che precederà la riapertura delle urne. In ballo c’è non solo l’elezione del prossimo sindaco ma anche il premio di maggioranza che porterà in dote del futuro primo cittadino 14 consiglieri a suo sostegno. Dunque una posta in palio altissima, specie per la gestione di un governo della città che ad Alcamo non è certamente reduce da un momento felice per via dei tanti problemi connessi alle ristrettissime finanze ed ai vari meccanismi inceppati della macchina burocratica. I due candidati sindaco per il momento hanno sempre tracciato il loro percorso come alternativo e di rottura rispetto al passato. Quindi vengono promessi importanti cambiamenti, quello che un po’ la città sembra chiedere almeno a vedere i risultati del primo turno con i “vecchi” della politica locale rimasti fuori dai giochi. Ultime ore di campagna elettorale che si stanno giocando anche su direttrici diverse: da una parte Abc che non crede che ci sarà un’eccessiva astensione al voto e Movimento 5 Stelle che invece sta puntando molto a spingere gli alcamesi a non disertare le urne
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