Alcamo, azzeramento stipendi giunta solo per due mesi

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ALCAMO – Due mesi senza stipendio. Tanto durerà il periodo in cui gli assessori ad ed il sindaco ad Alcamo non prenderanno l’indennità. Questo quanto deciso ieri nel corso di un vertice tra lo stesso primo cittadino e il suo nuovo esecutivo, nominato nei giorni scorsi a seguito di una lunghissima crisi durata praticamente quasi 60 giorni. Secondo quanto trapela dalle stanze del palazzo municipale sarebbe stato dato mandato al dirigente del settore Affari Generali e Risorse Umane di predisporre la delibera che dovrebbe essere votata la prossima settimana, tra lunedì e martedì, con l’indicazione di inserire la sospensione degli stipendi per i prossimi due mesi. Ovviamente si tratta comunque di una prova di “tenuta” dell’esecutivo e d’altronde lo aveva anche annunciato il sindaco Sebastiano Bonventre che si sarebbe partiti con una prima fase sperimentale dell’azzeramento delle indennità. Quindi dopo questi due mesi ci si rivedrà e si verificherà l’umore degli assessori. Una cosa è certa: agli occhi dell’opinione pubblica due mesi senza stipendio appaiono un po’ pochini considerato che uno dei motivi principali dello strappo con la giunta precedente è stato proprio l’annuncio con tanto di effetto-bomba della sospensione degli stipendi senza avere concordato nulla con le forze politiche. Probabilmente, con il passar del tempo, il primo cittadino si sarà convinto che la proposta, seppur nobile in nu momento di così grande difficoltà, è difficile da perseguire con efficacia. Vuoi perché chi spende il suo tempo pieno per fare l’assessore è giusto che abbia la sua gratificazione economica, vuoi perché di mezzo ci sono anche responsabilità amministrative importanti che presuppongono un impegno costante e quasi full time per un professionista. Evidentemente Bonventre ha notato che il suo impegno dell’azzeramento dei costi per la politica, almeno per ciò che concerne la squadra amministrativa, non è ben visto da chi fa politica in prima persona. Non è assolutamente un segreto dire che molti dei candidati assessori, in questo periodo di lunghissima crisi, hanno rinunciato proprio perché non avrebbero voluto ricoprire un incarico così gravoso e delicato senza alcuna gratificazione economica. Anche nelle sue dichiarazioni pubbliche il primo cittadino è parso abbia perso via via il vigore nella determinazione di volere azzerare le indennità di carica sue e della giunta. Prima ha dato ad intendere di essere un provvedimento definitivo per la durata della sua legislatura, poi però è stato corretto il tiro e si è parlato di tempo indeterminato che comunque lasciava presupporre sicuramente più di due mesi. Ora invece si parla soltanto di appena 60 giorni di sospensione dello stipendio. Bonventre, al d là delle ragioni economiche, dal nuovo esecutivo si attende molto

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