Alcamo-Affitto di immobili: ecco quanto paga il Comune

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Il programma era stato avviato dall’ex sindaco di Alcamo, Giacomo Scala e ora si avvia quasi a tagliare il traguardo. Si tratta della dismissione di locali in affitto per far risparmiare il comune, trasferendo uffici o altro in propri locali. E’ chiaro che per disdire un contratto occorre arrivare alla scadenza oppure un accordo tra i contraenti. Pertanto è demagogia allo stato puro quando in consiglio comunale si leva la voce di qualche consigliere che dice di tagliare gli affitti tanto per fare qualche colpo di teatro oppure con dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, come accade in questi giorni con l’apertura di una campagna per le comunali che si presenta velenosa e allo stato attuale priva di concretezza e di punti programmatici. L’importante è parlare o in qualche caso sproloquiare per attirarsi l’attenzione e vivere un attimo di notorietà. E’ quello che sta accadendo dopo i recenti provvedimenti del consiglio comunale dopo la votazione per evitare il dissesto finanziario con gravissime conseguenze per la città. Tornando agli affitti il commissario comunale, d’accordo con la dirigenza, è orientato a disdire i locali dove operano gli Uffici dell’agenzia delle entrate. Il contratto scade 27 maggio del 2016. Il Comune trasferirà gli uffici in un immobile confiscato alla mafia ed eviterà così di pagare 18 mila euro di affitto l’anno. Non verrà rinnovato il contratto con l’istituto “Mangione” che scade il 31 dicembre prossimo per l’affitto di un immobile che si trova in corso dei Mille e che ospita un asilo nido. Il Comune ha pagato 50 mila euro l’anno. L’asilo nido sarà trasferito in locali comunali e quindi si sgraverà di 50 mila euro l’anno. Altro affitto di locali è quello dove opera l’Aias, associazione che si occupa di assistenza. Il Comune paga al convento di Santa Maria, proprietario dei locali 21 mila e 500 euro l’anno. Di recente il consiglio comunale ha approvato una variante urbanistica che consentirà all’Aias di potere realizzare una propria sede. Allo stato attuale il Comune paga canoni di locazione per complessivi 89 mila 750 euro, che fra tre mesi si ridurranno di 50 mila euro e poi via via fino alla totale estinzione. Questi i dati di fatto e le cifre esatte e non quelle sparate senza senso, che disorientano i cittadini che poi chiaramente sbagliano quando fanno i loro commenti.