Alcamo-Acqua ogni 5 giorni: turni più lunghi ma per più ore

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Acqua ogni 5 giorni e non più tre, come oramai da un paio di anni si era stabilito. Turnazione di erogazione allungata ma conseguentemente saranno anche allungate le ore di distribuzione. La novità, che nei giorni scorsi era già trapelata, a partire da oggi diventa esecutiva secondo quanto stabilito dal Comune: “Un provvedimento – sostiene l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Russo – che consentirà una erogazione dell’acqua per una fascia oraria più estesa”. Il primo turno spetterà alla zona nord di corso VI Aprile nelle ore mattutine, quindi con erogazione che avverrà a partire dalle 8; il secondo turno riguarderà il resto di corso VI aprile, parte di viale Europa, il viale Italia e la via Vittorio Veneto con lo stesso orario esclusivamente mattutino. Nel pomeriggio invece acqua erogata per la zona Sant’Anna Bassa a partire dalle 13 e sino alle 20. Il terzo turno prevede la mattina l’erogazione in un’altra parte di viale Europa e nelle vie Santissimo Salvatore e Monte Bonifato, il pomeriggio invece le cisterne che si potranno riempire saranno quelle della zona Tre Santi e della zona di via Narici. Il quarto turno prevede al mattino l’erogazione nelle vie  Vittorio Veneto, Porta Palermo, e in altre zone ancora di corso VI Aprile e viale Europa, pomeriggio invece acqua aperta per il “Pozzetto 17” zona Tre Noci. Si chiude il quadro della distribuzione con il quinto turno che tocca ancora la parte di viale Europa che nei precedenti turni non è stata servita e la via Maria Riposo, oltre che la zona di contrada San Gaetano al mattino, mentre il pomeriggio toccherà alla zona alta di Sant’Anna.  Era dal 2014 che ad Alcamo i turni, ad eccezione dei periodo di emergenza, non venivano allungati a 5 giorni. Esattamente da quando l’allora sindaco Sebastiano Bonventre non decise di istituire un allaccio con la sorgente di Montescuro ovest, consentendo così un maggior afflusso di risorse idriche per la città e accorciando a tre giorni i turni di erogazione. Provvedimento però pagato a caro prezzo: il Comune ad oggi ha sborsato 69 centesimi a metro cubo, oltre iva. Da qui arrivano ben 70 litri di acqua al secondo, una vera manna dal cielo in una città che ha scontato le gravissime inefficienze delle proprie sorgenti.