Un bypass per collegare la sorgente di Cannizzaro alla condotta dell’altra sorgente che serve la città, Dammusi. E’ il progetto in variante che il Comune sta portando avanti nell’ambito dell’appalto sull’efficientamento delle sorgenti di Cannizzaro che porteranno, a lavori completati, altri 25 litri di acqua al secondo in più in città.
In questo modo si evita la vecchia condotta malconcia che rischiava di cedere nel momento in cui si sarebbe nuovamente immessa l’acqua. Riguardo poi alla tabella di marcia sulla consegna dei lavori a completamento dell’investimento su Cannizzaro il primo cittadino rassicura tutti, in seguito all’ultimo sopralluogo effettuato.
Manca la posa degli ultimi 500 metri di tubazioni, dopodichè tra febbraio e marzo, intoppi permettendo, si potranno riaccendere i motori di questa sorgente dismessa oramai 3 anni fa. Un’opera pubblica molto attesa perchè sicuramente potrebbe dare una grossa mano d’aiuto ad una città che soffre terribilmente la sete, con il livello delle sorgenti notevolmente abbassato e sempre più dipendenti dall’acqua proveniente da Montescuro ovest che si paga a carissimo prezzo, 69 centesimi più iva al metro cubo.
L’avvio di questo appalto è stato molto travagliato: affidato già a settembre 2016 ma poi si sono allungati i tempi per alcuni problemi legati all’assegnazione della direzione dei lavori, atto necessario per far aprire il cantiere. Risolto anche questo intoppo soltanto più di un anno dopo è stata posata la prima pietra per l’efficientamento energetico ed idraulico del sistema idrico di Cannizzaro per un importo di circa 1,8 milioni di euro.
Normalmente i turni di erogazione settimanali sono tra 4 e 5 giorni, spesso slittano anche a 7-8 nei periodi di maggiore crisi come quello attuale. Questa sorgente venne fermata tre anni fa perchè inefficiente ed antieconomica, con un impianto obsoleto. Il Comune, allora guidato dal sindaco Sebastiano Bonventre, decise così di dismettere tutto per dare vita ad una progettazione di efficientamento dell’impianto ma nel contempo, per sopperire alla mancanza di questa risorsa, attivò l’approvvigionamento attraverso Montescuro Ovest gestito direttamente da Siciliacque.
Approvvigionamento, quest’ultimo, che stando così le cose dovrà continuare ad essere considerato una delle principali fonti di attingimento. Dunque la spesa da sostenere per il sistema idrico da parte del Comune, che si aggira con l’acqua da Montescuro complessivamente a circa 2 milioni di euro l’anno, non si attenuerà affatto, anche in ragione dei costi che si dovranno sostenere una volta che sarà riattivato Cannizzaro.
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