Alcamo. Abusivismo e ingiunzioni

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Ordinanza del giudice: stop a pagamenti al Comune. Primo round a favore di tre alcamesi, appartenenti allo stesso nucleo familiare, che negli anni ottanta hanno realizzato una casa abusiva, dove abitano, in contrada Bosco d’Alcamo. Il Comune, un anno e mezzo fa, aveva notificato “la diffida per la consegna dell’immobile e il pagamento dell’indennità di occupazione, sine titulo, del bene già acquisito al patrimonio comunale”. Il pagamento richiesto è stato di 62 mila euro. Nella stessa situazione i proprietari  di 59 immobili ai quali sono state notificate ingiunzioni che variano dai sette mila euro sino ad arrivare a 62 mila. Per fronteggiare questa situazione hanno costituito il comitato “Articolo 25”, del quale il principale promotore è l’ex consigliere Ignazio Caldarella. Al comitato ha aderito la Confartigianato, diretta ad Alcamo da Giuseppe Orlando. Ieri la sezione ordinaria civile del Tribunale di Trapani ha sospeso “l’esecutorietà delle ingiunzioni fiscali notificate dal Comune a tre componenti dello stessa famiglia: padre e due figli, difesi dall’avvocato Alessandro Finazzo, che li assiste assieme a Saro Lauria. Scrive il giudice nell’ordinanza: “ che le ragioni poste a fondamento dell’opposizione non appaiono dilatorie né destituite di fondamento”. Tirano un sospiro di sollievo anche tutti gli altri 58 proprietari di immobili, che hanno presentato ricorso in Tribunale forti da questa ordinanza. “I nostri assistiti  – dice l’avvocato Finazzo- sono proprietari di immobili che non ricadono in zone sottoposte a vincoli di inedificabilità assoluta ma solo relativa, hanno titolo di detenere l’immobile dietro, ovviamente il pagamento di un giusto canone”. “Per determinare il canone – dice Ignazio Caldarella- l’amministrazione comunale avrebbe dovuto tener conto delle tariffe per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, e non applicare quelle dell’Ufficio dell’entrate, come previsto dalla legge regionale del 7 giugno del 1994, che ha recepito una sentenza della Corte costituzionale. Queste persone intendono pagare canoni mensili, previsti dalla legge che non possono essere inferiori a 52 euro e superiori a 208 euro”. E mentre è in corso la battaglia legale tra il Comune e questi abusivi, la giunta un mese fa ha adottato la delibera dove nel mirino ci sono 35 costruzioni acquisite al patrimonio comunale perché i proprietari nel tempo non hanno presentato istanza di sanatoria. La delibera è all’esame della Terza commissione consiliare.