Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la motivazione con la quale i giudici della Corte di appello di Palermo, sezione IV, hanno scagionato l’alcamese Roberto Rimi di 46 anni, dall’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La vicenda risale al mese di aprile scorso quando i carabinieri della compagnia di Alcamo, nel corso di controlli in piazza della Repubblica di Alcamo, luogo della movida selvaggia e quindi molto frequentata dove si venderebbe e si consumerebbe droga. Lo spaccio favorito anche dall’oscurità che regna in questo polmone verde dove si bevono anche cascate di alcolici. Infatti gli operatori ecologici la mattina delle domeniche e dei festivi raccolgono un migliaio di bottiglie vuote. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonino Vallone venne trovato in possesso di 60 grammi di marijuana. Venne condannato in primo grado per direttissima a un anno e sei mesi senza condizionale. In appello l’avvocato Antonino Vallone ha dimostrato che mancava la perizia tossicologica, la mancanza della divisione in dosi che potesse dimostrare lo spaccio. Per tali motivi è stato assolto Roberto Rimi.