Airgest, vola con Ryanair — ma i dipendenti?

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Di Laura LombardoBirgi, l’incontro a Dublino tra i vertici Airgest e Ryanair potrebbe significare il rilancio dello scalo prima del previsto. Il problema adesso è capire se tale prospettiva si tradurrà anche nell’interruzione delle procedure di licenziamento di 29 dipendenti, annunciate nei giorni scorsi. Incontro a Dublino ieri pomeriggio tra il presidente e il direttore generale di Airgest — rispettivamente Salvatore Ombra e Michele Bufo — e i vertici di Ryanair — ossia il Chief Commercial Officer, David O’Brien e Gary Butler — dal quale è risultato che Ryanair vorrebbe ritornare a scommettere, dopo l’abbandono di un anno fa, su Trapani Birgi. Il presidente Salvatore Ombra ha dichiarato che durante il meeting, che sarebbe durato oltre un’ora, si è parlato “di diversi temi e opportunità su ciò che loro possono fare per noi e noi per loro». Alla base dell’intesa ci sarebbe probabilmente la cessione di una cospicua somma da Airgest alla Ryanair a titolo di promozione del territorio o co-marketing. Secondo le stesse parole del Presidente Ombra nel corso di una recente conversazione telefonica, “alle compagnie aeree non interessa lo scalo in sé, ma solo quanto lo scalo è disposto a sborsare nei confronti della compagnia stessa”. Una cifra che talvolta può raggiungere valori vertiginosi, come i 17 M di euro annuali sborsati dallo scalo di Punta Raisi. Sembra quindi plausibile pensare che oggetto dell’incontro sia stata proprio la somma di co-marketing che Birgi dovrà pagare — un fatto su cui però non ci sono conferme al momento, nè tanto meno sull’esatto ammontare di questa cifra. Stando alle parole di Ombra è possibile che oltre alle tre rotte già in schedule o in programma — vale a dire Bergamo, Bologna e Praga — se ne aggiungano presto delle altre. Intanto la speranza principale è che un eventuale nuovo impegno di Ryanair su Trapani Birgi sia sufficiente a far recedere Airgest dalle annunciate procedure di licenziamento. Nei giorni scorsi infatti, in una nota inviata a Regione, sigle sindacali e ispettorato del lavoro, è stata avviata la procedura di mobilità di 29 dipendenti Airgest, sul totale di 74 di cui 27 donne e 47 uomini, “a causa della riduzione dei volumi di attività complessiva dell’aeroporto, di una perdita complessiva nel 2019 di 4,4 milioni di euro, e dell’alta incidenza del costo del lavoro, pari a oltre 3 milioni di euro. Sarebbe infatti questa la cifra — 4 milioni di euro all’anno — che Ombra avrebbe richiesto nei giorni scorsi ai comuni del trapanese, secondo delle quote di finanziamento che dovranno decidersi nel corso di ulteriori incontri verso la fine di Ottobre. Il consolidamento dei rapporti con Ryanair e/o la conclusione dell’accordo con le municipalità, potrebbero significare quindi la serbevolezza dei posti di lavoro, oltre che l’avvenuto, non solo auspicato, rilancio dello scalo.