Aiop Sicilia, l’associazione della sanità privata, chiede alla Regione di attivare i centri diurni integrati per anziani nelle Rsa accreditate per soddisfare la crescente richiesta di assistenza da parte dei cittadini e, più in particolare, dalle famiglie dei pazienti affetti da demenza senile. In un documento inviato all’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo e al direttore generale del Dipartimento Salvatore Iacolino, il presidente della sezione socio sanitaria di Aiop, il trapanese Riccardo Morana, e la sua vice, Francesca Indelicato, sottolineano come “attivazione di un servizio semiresidenziale da rendere alla popolazione siciliana presso le Rsa nasca dalla domanda, sempre crescente, di assistenza diurna per gli anziani colpiti dalle sindromi demenziali, tra le quali l’Alzheimer, caratterizzate da una progressiva compromissione funzionale, che determina incapacità a svolgere le attività di vita quotidiana. Patologie che colpiscono non solo il paziente, ma coinvolgono tutta la famiglia sulla quale ricade un grande carico assistenziale ed emotivo. Il servizio semiresidenziale rappresenta una delle risposte valide poiché è volto ad evitare l’istituzionalizzazione del paziente attraverso il mantenimento delle capacità residue, il controllo dei problemi comportamentali, il miglioramento dell’autonomia personale fornendo allo stesso tempo un adeguato sostegno alla famiglia. L’obiettivo di AIOP Sicilia è l’attivazione dei centri diurni integrati all’interno delle RSA mediante il pieno utilizzo delle risorse assegnate dalla programmazione europea”. Morana e Indelicato precisano nella nota inviata alla Regione che la richiesta di Aiop è conforme alle norme vigenti perché l’assistenza semiresidenziale nei centri diurni, già attiva nelle Rsa di diverse regioni italiane, è prevista dal decreto Lea del 2017, ma anche nel Piano della Rete territoriale di assistenza del 2022. Nel documento di Aiop, con il quale si chiede un incontro per avviare un confronto sul tema, si afferma come in Sicilia questo tipo di setting assistenziale “non è presente, se non in alcune realtà del servizio pubblico e, comunque, in misura notevolmente insufficiente rispetto alle numerose richieste. In tutto il territorio regionale oggi sono presenti in maniera capillare – concludono Morana e Indelicato – numerose Rsa a ciclo continuativo residenziale che, per la propria connotazione, sono già predisposte ad accogliere i pazienti nel setting assistenziale del centro diurno”.