Sessioni di addestramento congiunto fra gli equipaggi di volo dell’82° Centro CSAR d Birgi e i Soccoritori Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico tramite attività di recupero con verricello, aviosbarco e avioimbarco in zone impervie. Dopo lo svolgimento dei briefing preparatori necessari per il corretto svolgimento in sicurezza delle operazioni, il personale soccorritore è andato a posizionarsi nella zona dell’esercitazione. Un territorio all’interno della Riserva dello Zingaro.
L’equipaggio è decollato con l’elicottero HH139B per dirigersi nella zona dei recuperi, dove il personale del centro alpino speleologico si è addestrato all’impiego del verricello, simulando di soccorrere e recuperare un ferito da zone impervie, grazie anche all’ausilio di una barella verricellabile. Sono state svolte 4 uscite per un totale di 6 ore di volo. L’esercitazione, proprio come avviene per un evento reale di ricerca e soccorso aereo, si è svolta sotto il Controllo del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico. Questo tipo di addestramento è fondamentale sia per gli equipaggi dell’Aeronautica Militare che per i soccorritori che si trovano a cooperare con loro.
L’utilizzo di procedure comuni assicura infatti la massima celerità in caso di impiego reale, oltre a permettere di minimizzare i rischi operativi connessi agli interventi di soccorso. Un’intesa e una cooperazione che nel trapanese hanno già dato numerosi risultati con salvataggi effettuati nel recente passato (in particolare attività di soccorso di turisti infortunati o in grave pericolo di vita effettuate lungo i sentieri impervi della riserva dello Zingaro. Un paio di giorni fa, invece, l’intervento congiunto si era reso necessario per soccorrere una donna di 66 anni che, sull’isola di Mozia, si era fratturata una gamba e non poteva più deambulare. Con l’elicottero dell’82° CSAR e i soccorritori del centro nazionale speleo-alpino è stata prelevata e trasportata all’ospedale di Trapani.
