Polizia municipale di Alcamo, nuova sede all’ex carcere e senza sopraelevazione

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Entro la prossima estate la polizia municipale di Alcamo potrebbe avere una nuova sede. La giunta municipale ha infatti dato incarico all’architetto Filippo Palazzolo, dipendente comunale, di elaborare un progetto di manutenzione straordinaria dell’ex carcere di contrada Canapè, edificio che negli ultimi decenni aveva ospitato i lavori pubblici. In quei locali andrà a sorgere la nuova caserma dei vigili urbani. Il cronoprogramma prevede che entro fine dovranno essere ultimate progettazione e computo delle somme necessarie. Poi si procederà all’appalto e prima dell’estate dovrebbe esserci il trasferimento dei caschi bianchi.

Si tratta comunque di una ristrutturazione da circa 80.000 euro. Da rifare i prospetti esterni e l’impermeabilizzazione di pareti e soffitti; da installare infissi nuovi in porte e finestre. La sistemazione riguarderà anche il cortile interno che, in questi anni di chiusura, è stato abbandonato a sé stesso. L’ex carcere mandamentale, oltre alla polizia municipale, ospiterà anche la protezione civile. Terminano quindi le previsioni contenute nel mega-progetto di risanamento delle zone ex villaggio regionale e Sant’Ippolito. la ristrutturazione e sopraelevazione di un piano dell’ex carcere mandamentale divenuto sede di uffici comunali, la costruzione di nuovi alloggi popolari e le opere di urbanizzazione.  Un’idea progettuale nata addirittura 13 anni fa, finanziata con 8.000.000 di euro e mai realizzata nonostante nel giugno 2019, la giunta Surdi annunciò l’inizio dei lavori. Quel progetto e quell’appalto prevedevano anche la costruzione di un altro piano proprio negli uffici comunali di contrada Canapè/Tre Santi.

Tutto quindi da ridisegnare perché lì adesso sorgerà la nuova caserma dei vigili urbani e senza alcuna sopraelevazione. La direzione 4 del comune di Alcamo ha quindi avviato un’interlocuzione con la Regione per modificare quel grosso progetto che avrebbe dovuto anche riqualificare l’rea urbana nei quartieri Tre Santi e Sant’Ippolito, recuperare alcune palazzine popolari del villaggio regionale Maria Ausiliatrice, costruire nuovi alloggi, eliminare il degrado dell’area che sorge nei pressi dello stadio Sant’Ippolito. Il finanziamento, inoltre, potrebbe anche essere a rischio. Un iter lungo quasi 15 anni che ha anche portato una lite giudiziaria fra comune di Alcamo e ditta Socim, impresa campana che si era aggiudicata l’appalto che poi venne rescisso. L’ente locale, per tale decisione, fu recentemente costretto a pagare un risarcimento danni all’impresa edile di circa 600.000 euro.