Induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, corruzione per un atto contrario ai propri doveri d’ufficio e contraffazione e uso di pubblici sigilli: queste le accuse mosse dalla Procura di Catania nei confronti dell’assessore regionale all’economia Marco Falcone, l’ex vicepresidente del governo siciliano, Gaetano Armao e l’ex deputato regionale Nino D’Asero.
I primi due, Falcone e Armao sono indagati in un’inchiesta sulla società degli Interporti siciliani Spa, circa false dichiarazioni di una dipendente della società, in merito al possesso di un titolo di laurea. D’Asero è stato sottoposto ai domiciliari.