Dai maltrattamenti in famiglia agli atti persecutori, condannato pastore di Misiliscemi

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Maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, atti persecutori e violazione di domicilio: Carlo Bucaida, allevatore di 36 anni di Misiliscemi, è stato condannato dal Tribunale di Trapani a 5 anni e 4 mesi di reclusione. A subire le violenze dell’allevatore, sarebbero stati l’ex compagna e il figlio minorenne della donna.

Il ragazzo, portato in campagna per accudire le pecore, sarebbe stato colpito al capo con un piede di porco, pietre  e minacciato di non dire nulla alla madre per non essere lasciato a digiuno.

Anche la donna, sarebbe stata ripetutamente maltrattata, aggredita, picchiata, insultata e umiliata. Per l’imputato, attualmente recluso al Pagliarelli di Palermo, il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni e mezzo.