Castelvetrano: I rostri della battaglia delle Egadi al museo civico

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Saranno trasferiti presso il museo civico di Palazzo Majo, sito in via Garibaldi a Castelvetrano, 40 anfore rinvenute nel mare delle isole Eolie e tre Rostri della Battaglia delle Egadi rinvenuti grazie al lavoro del Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa e del suo staff. Il Sindaco Errante esprime grande soddisfazione ed annuncia altre iniziative come quella di istituire un biglietto unico, che consentirà ai turisti, di visitare il museo civico ed il Parco Archeologico di Selinunte .

 Note Storiche a cura del direttore del Cam, Avv. Giovanni Miceli:

I rostri appartenevano alle navi del console Lutazio Catulo il quale comandava la flotta romana contro quella cartaginese.lI generale romano ebbe l’astuzia di disporre la flotta a favore di vento tenendo le navi ferme con l’ausilio di grosse e pesanti ancore.

Appena comparvero davanti l’isola le navi cartaginesi, il console diede l’ordine di tagliare le cime delle ancore,senza perdere tempo ad issarle lanciando così le navi come missili contro quelle nemiche. La flotta cartaginese fu annientata e Roma conquistò il dominio del Mediterraneo. I rostri recuperati appartengono a quelle navi romane affondate ed é ragionevole pensare che sui fondali delle Egadi nel tratto di mare tra Trapani, Levanzo e Favignana debbano giacere ancora molti rostri. Molti furono recuperati dagli stessi romani che, insieme al riscatto pagato dai Cartaginesi, costituirono il bottino di guerra che venne suddiviso tra i soldati e gli armatori delle navi.

L’iscrizione sui rostri reca il nome dell’armatore che finanziò l’armamento. Il generale Lutazio Catulo divenne molto ricco e con parte della sua quota di bottino fece erigere a Roma nella attuale piazza Largo di Torre Argentina,un tempio dove qualche centinaio di anni dopo morì per i colpi dei congiurati,Giulio Cesare ed insieme a lui moriva la Repubblica.