La Cassazione sospende condanna e dispone la scarcerazione per l’alcamese Domingo

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La Corte Suprema di Cassazione – Sezione Seconda Penale – con ordinanza emessa ieri ha sospeso la condanna all’alcamese Francesco Domingo, 42 anni, che in primo grado e in appello era stato condannato alla pena di anni uno e mesi otto di reclusione. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonino Vallone, era finito sotto processo in quanto durante la sua detenzione carceraria presso la Casa Circondariale “Luigi Bodenza” di Enna era stato trovato, all’interno della propria cella, in possesso di un micro cellulare e relativa scheda SIM con il quale aveva fatto, secondo l’ipotesi accusatoria, delle telefonate minatorie nei confronti di una donna.

L’avvocato Antonino Vallone avverso la sentenza di conferma che già aveva emesso lo scorso 19 aprile la Suprema Corte di Cassazione – Sezione Sesta,  ha proposto ricorso straordinario innanzi la Corte di Cassazione dimostrando che durante il giudizio la Suprema corte aveva commesso un errore di fatto in merito ad una notifica che ha determinato un grave pregiudizio ai diritti della difesa dell’imputato, e contestualmente ha proposto visto l’eccezionale gravità istanza di sospensiva della esecuzione della condanna.

I giudici della Suprema Corte – Sezione Seconda Penale, hanno accolto tale tesi difensiva, e in attesa della fissazione dell’udienza per la decisione del ricorso straordinario, ha disposto la sospensione della condanna ad anni uno e mesi otto disponendo la scarcerazione del Domingo se non detenuto per altro. “Piena soddisfazione per la decisione ottenuta, destinata a fare giurisprudenza sul punto, – dice l’avvocato Antonino Vallone – emessa a tutela del principio di legalità, diritto costituzionalmente garantito ad ogni cittadino che riveste il ruolo di imputato”.