Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, ha comunicato ieri che non intende dimettersi in seguito alle indagini per corruzioni che lo vedono coinvolto nell’inchiesta sui fondi dell’Ars. “Ho grande rispetto del Parlamento – ha affermato l’esponente di Fratelli d’Italia – e ho letto moltissime dichiarazioni: non credo di essere una persona attaccata alla poltrona e prendo atto che c’è chi mi chiede di fare passo indietro e chi due passi in avanti. Non credo possa esserci rispetto di una istituzione senza rispetto della Costituzione”.
Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno ha poi aggiunto: “Se domani decidessi di dare seguito a questa richiesta di dimissioni finirei per affermare un principio a mio parere abbastanza discutibile: che un messaggio veicolato su canali digitali possa avere più peso della Costituzione. Rispetto il pensiero di tutti ma sottolineo che parliamo di un’indagine non conclusa e che eventualmente dovrà passare da tre casi di giudizio”. Poi Galvagno dice che sull’indagine che lo vede coinvolto ne sa meno dei giornalisti, “in possesso di atti che io non ho e che circolano liberamente”.
Il presidente dell’Ars ha poi assicurato che: “La funzione di questo Parlamento non è mai stata messa in funzione di un interesse personale. Sull’indagine non posso aggiungere altro per il mio rispetto doveroso verso gli uffici giudiziari che stanno svolgendo il loro lavoro”. E tra gli indagati figura anche l’assessora al turismo Elvira Amata.