Accodo regionale col 118 per garantire sicurezza al personale sanitario

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Più sicurezza per il personale sanitario in servizio nelle strutture pubbliche e sui mezzi di trasporto del servizio emergenza-urgenza 118. Questo l’obiettivo principale del protocollo d’intesa siglato oggi dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dal prefetto di Palermo, Massimo Mariani e dall’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni. Secondo il protocollo, che ha durata quinquennale, le parti si impegnano a promuovere la sicurezza del personale sanitario nelle strutture pubbliche regionali e nell’ambito del servizio 118 mediante la promozione di campagne istituzionali di comunicazione, la mappatura delle aree e degli orari più critici in termini di aggressioni, la programmazione di interventi di formazione per il personale e l’installazione, nei punti di erogazione dei servizi sanitari e sui mezzi di soccorso, di apparati di allarme Panic Button che permettano di generare una specifica richiesta di soccorso al 112, riportando i dati identificativi del mezzo o del luogo da cui proviene la chiamata e la sua geolocalizzazione.

Previsto anche un ‘tavolo di monitoraggio’ permanente istituito e coordinato dalla Prefettura di Palermo composto da referenti nominati dall’assessorato della Salute, dal numero di emergenza 112, dall’Asp di Palermo e dagli ospedali Villa Sofia – Cervello, P. Giaccone e Civico, dalla Seus Sicilia 118 e dai referenti di questura, carabinieri, guardia di finanza e polizia di Palermo, con compiti di indirizzo, monitoraggio, confronto e proposta sul tema della sicurezza del personale.   “Il numero delle aggressioni a Palermo nei confronti del personale sanitario ha subito un significativo aumento, sono cresciuti gli atti di violenza nei pronto soccorso e negli ospedali come verso chi lavora sui mezzi del 118 – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani –. Questo fenomeno è purtroppo il termometro di una società in grave sofferenza. Non si tratta più di un disagio episodico, ma sistemico per la frequenza con cui si verifica e che non può essere sottovalutato dalle istituzioni. Si rende necessario individuare misure sinergiche per arginare e prevenirne l’impatto sociale”.